Truffe online – Come difendersi dallo spoofing


Gli attacchi informatici sono ormai all’ordine del giorno, e sempre più diffuse sono le truffe digitali come lo spoofing via SMS.





Ho sentito molto parlare di spoofing, o meglio sms spoofing, una nuova truffa ce si aggira sul web e nel mondo, in generale, degli smartphone.

Come funziona e come difendersi?

Gli attacchi informatici sono ormai all’ordine del giorno, e sempre più diffuse sono le truffe digitali come lo spoofing via SMS: in seguito a un attacco di spoofing, molte persone non sanno bene come difendersi, e soprattutto come fare per ottenere il risarcimento, ma presto le cose cambieranno.

Tra qualche giorno, infatti, sarà possibile procedere online per correre ai ripari dopo aver subito una truffa digitale, in una maniera molto semplice e alla portata di tutti.

Vediamo dunque cos’è lo spoofing via SMS e come ottenere il rimborso di quanto ci viene sottratto in seguito a ogni truffa digitale.

Lo spoofing, dal verbo inglese “to spoof”, consiste nell’atto di “falsificare” un mezzo di identificazione digitale, o spacciarsi per un’altra persona.

Lo spoofing, infatti, è una truffa informatica che si declina in molti modi diversi, dalla falsificazione del numero IP, quello che identifica un dispositivo in una rete, fino al numero di telefono.

I presupposti di base della truffa, dunque, sono sempre gli stessi: la falsificazione dell’identità.

Ed è proprio in questa maniera che opera l’SMS spoofing, una delle truffe digitali più diffuse anche al giorno d’oggi, in un momento in cui gli SMS sono sempre meno usati.

Molte compagnie bancarie utilizzano gli SMS per comunicare codici di attivazione in seguito alla reimpostazione delle credenziali d’accesso ai loro servizi, e l’SMS spoofing punta proprio a emulare questa pratica, per ottenere i dati di accesso ai depositi bancari.

Attraverso un SMS inviato con un mittente apparentemente attendibile, come ad esempio “PosteInfo”, i cybercriminali si spacciano per la nota azienda italiana per sottrarre le credenziali di accesso a conti e depositi a persone ignare del raggiro.

È stato proprio questo il caso di una signora Siciliana, che fortunatamente è subito riuscita a ottenere il risarcimento di quanto sottratto tramite sms spoofing. Vediamo cos’è successo, e soprattutto come ha fatto a difendersi dalla truffa digitale.

Seguendo lo schema dell’SMS spoofing, alcuni cybercriminali hanno rubato i dati personali di una signora di Catania. La signora, ignara del raggiro, ha ricevuto un SMS dal mittente apparentemente autorevole “PosteInfo”.

In questo SMS, le veniva intimato di modificare i propri dati personali seguendo un link indicato nel corpo del messaggio. Gli hacker hanno così predisposto un meccanismo di raggiro, che ha permesso loro di sottrarre alla signora Catanese le sue credenziali d’accesso all’app Postepay.

Una volta ottenuto l’accesso all’app, gli hacker hanno svuotato il deposito di 8.891 euro della signora, effettuando 42 prelievi consecutivi a suo nome.

La donna si è accorta della truffa soltanto in seguito al rifiuto della carta mentre pagava tramite pos, e dopo essersi accertata del raggiro, si è subito rivolta all’Arbitro bancario e finanziario, col supporto di Confconsumatori.

Immediata è stata la disposizione di risarcimento a Poste Italiane: secondo l’Abf, Postepay non aveva attivato le misure necessarie per scoraggiare i comportamenti illeciti dei truffatori, avendo inoltre consentito il prelievo ripetuto dalla carta della risparmiatrice.

Dato che Postepay non aveva apprestato tutele idonee a difendere il cliente, la disposizione di risarcire l’intero importo sottratto è stata immediata, e grazie al nuovo meccanismo messo a punto da Confconsumatori, sarà presto possibile avere informazioni e supporto da Confconsumatori ancora più velocemente.

Vediamo perché.

Dal mese di febbraio sarà possibile contattare lo sportello di Confconsumatori online, effettuando una richiesta di assistenza con la semplice compilazione del modulo per segnalare il problema.

Alla stessa maniera, sarà possibile mettersi in contatto con gli esperti dell’associazione tramite email all’indirizzo sportello@confconsumatori.it.

In seguito alla ricezione dell’email, gli esperti di Confconsumatori saranno disponibili a seguire le vittime delle truffe digitali.

1 Febbraio 2023 · Andrea Ricciardi


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