Terreno seminativo irriguo in eredità

Fisco tributi e contributi












Se ho ereditato, per rifiuto eredità dei miei fratelli, circa 23 ettari di terreno seminativo irriguo, devo per forza essere una coltivatrice diretta? Con regolare iscrizione alla Camera di commercio e partita Iva come ditta individuale?

Io al momento dell’eredità ero disoccupata, il mio era un passato di bracciante agricola. Incorro in sanzioni se non ho la categoria di coltivatrice diretta? O posso essere imprenditrice agricola a titolo principale?

La qualifica di imprenditore agricolo le consentirebbe di fruire di agevolazioni fiscali per le imposte (di registro, ipotecaria, catastale) da versare in occasione dell’accettazione dell’eredità. Ad esempio, un coltivatore diretto paga imposta di registro e ipotecaria in misura fissa, mentre un soggetto senza qualifica professionale deve versare imposta di registro pari al 15% del valore catastale del terreno e imposta ipotecaria del 2%.

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8 Luglio 2018 · Giorgio Valli