Eredità da una mia zia – Ma anche mio padre è deceduto con debiti infiniti ed ho paura che i creditori di mio padre si facciano vivi con me

Eredità e successione








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Ho ricevuto una piccola eredità di denaro e immobiliare da parte di una mia zia, ci sono altri eredi, il mio problema però è che mio papà essendo defunto ha lasciato debiti infiniti: abbiamo già perso la casa all’asta e sembra ci siano ancora cause insolute in corso anche se sono passati 7 anni, io mi chiedo come mai non mi abbiano mai contattato per questi insoluti, devo premettere che mia madre è ancora viva.

Adesso io vorrei ricevere questo piccolo regalo ereditario di mia zia ma mi hanno detto che sono messo male. Il fatto e’ che non so come fare e da dove partire e a chi chiedere, vi prego sapreste dirmi qualcosa in merito alla mia domanda per poi magari muovermi, sempre se c’è un modo, perché sto vivendo malissimo questa situazione.





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Il debito del genitore non ricade sul figlio, se questi non era in possesso, al momento del decesso, di beni del defunto e se non ha accettato espressamente l’eredità.

Da quanto scrive, tuttavia, emerge chiaramente la circostanza che l’eredità di suo padre sia stata già accettata, ragion per cui, a questo punto, le conviene comunque accettare l’eredità di sua zia e poi se la contatta (entro dieci anni dall’ultima richiesta con raccomandata AR notificata a suo padre) un creditore del defunto genitore, si vedrà.

Insomma, anche qualora non accettasse l’eredità di sua zia, potrebbe comunque essere chiamato a rispondere dei debiti di suo padre, e non è detto che gli altri creditori di suo padre sappiano dell’eredità della zia e per questo si facciano vivi.

Peraltro, rinunciando all’eredità di sua zia a favore di altri chiamati all’eredità, un creditore di suo padre potrebbe comunque impugnare la rinuncia ex articolo 2900 del codice civile, in base al quale il creditore, per assicurare che siano soddisfatte o conservate le sue ragioni, può esercitare i diritti e le azioni che spettano verso i terzi al proprio debitore e che questi trascura di esercitare (surroga del debitore, da parte del suo creditore, nell’esercizio dei diritti che il debitore trascura di esercitare).

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4 Ottobre 2019 · Giorgio Martini