Posso fruire del congedo parentale straordinario per mio suocero invalido al 100%?

Congedo parentale e di assistenza disabili












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Sono un dipendente di una azienda privata sposato con un bimbo: volevo usufruire del permesso retribuito di 2 anni per assistere mio suocero invalido al 100%, poiché mia suocera non può assisterlo, e mia moglie neppure. La domanda è: mio suocero percepisce una pensione, mia suocera no, gli hanno passato l’accompagnatoria di circa 500 euro. Io ho la legge 104 per andare tre giorni da lui al mese, se io dovessi richiedere i 2 anni consecutivi dovrei cambiare la residenza da casa mia a quella di mio suocero e in tal caso perderemmo l’accompagnatoria? La casa di mio suocero è di sua proprietà, ed io ho la mia in altro comune, con il cambio di residenza faccio accumulo di beni o altro ai fini delle tTassazioni?

Il congedo parentale straordinario è un periodo (fino ad un massimo si due anni) di assenza retribuito concesso ai lavoratori dipendenti che assistano familiari con disabilità e può essere esteso al parente o affine entro il terzo grado convivente della persona disabile in situazione di gravità, nel caso in cui il coniuge convivente sia affetto da patologie invalidanti.

Ne consegue che, affinché un affine del familiare disabile possa poter fruire di tale beneficio, al coniuge del familiare disabile, convivente, deve essere riconosciuta una patologia invalidante.

Con il cambio di residenza l’imposizione IRPEF che la riguarda non dovrebbe essere influenzata, dal momento che le detrazioni per il coniuge a carico possono essere comunque fruite anche se il coniuge a carico non risulta convivente con il dichiarante.

Anche dal punto di vista dell’Indicatore della Situazione Economica equivalente (ISEE) non ci dovrebbero essere mutamenti di sorta, poiché il marito può indicare nella Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU) come residenza coniugale ai fini ISEE quella della moglie non convivente, costituendo un nucleo familiare formato da marito, moglie ed i conviventi della moglie (quindi, la situazione resta identica a quella esistente prima del cambio di residenza).

L’indennità di accompagnamento è un beneficio erogato esclusivamente in relazione al grado di minorazione accertato per chi la richiede, indipendentemente dal reddito, dall’anzianità, nonché dalla composizione del nucleo familiare dell’avente diritto.

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17 Gennaio 2018 · Ludmilla Karadzic

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