Sospensione del reddito di cittadinanza dopo aver trovato lavoro

Non si perde il beneficio dopo la fine del periodo lavorativo, e nemmeno l’importo RdC, prima percepito, viene ridotto: il beneficio viene solo sospeso












Sono disoccupato e percettore del reddito di cittadinanza: Se trovo lavoro a tempo determinato, ad esempio di 600 euro al mese per 4 mesi (totale 2400 euro), secondo il decreto sostegni anche nel 2023 il reddito di cittadinanza mi verrà sospeso?

Cioè durante il periodo lavorativo inferiore ai 6 mesi l’importo di 793,61 euro di rdc verrà sospeso? Cioè percepirei soltanto lo stipendio lavorativo? E una volta terminato il contratto andrei a percepire nuovamente per intero i 793,61 euro di rdc oppure dato che avrò percepito 500 euro al mese subito dopo la fine del contratto l’inps provvederà a ricalcolarmi l’assegno riducendo l’importo del beneficio?

Qualora il percettore di Reddito di Cittadinanza (RdC) trovasse un lavoro di tipo subordinato a tempo determinato, egli non perderà il beneficio dopo la fine del periodo lavorativo, e nemmeno l’importo RdC, prima percepito, verrà ridotto: semplicemente l’erogazione del beneficio verrà sospesa per tutta la durata del rapporto di lavoro, con il beneficio che riprenderà a decorrere al termine del contratto di lavoro a tempo determinato.

Questo se l’importo mensile netto proveniente da attività di lavoro dipendente è maggiore dell’importo spettante a titolo di RdC. Altrimenti, per la durata del rapporto di lavoro dipendente a tempo determinato, il RdC percepito verra defalcato dell’80% del reddito percepito con l’attività di lavoro dipendente.

In altre parole, qualora, durante il periodo di impiego lavorativo a tempo determinato, il corrispettivo risultasse minore dell’importo di RdC spettante, il RdC continuerà ad essere erogato nella misura pari alla differenza fra quanto percepito dall’INPS, a titolo di RdC, prima di intraprendere l’attività di lavoro e l’80% di quanto retribuito, a titolo di stipendio, dal nuovo datore di lavoro.

Tuttavia bisogna anche ricordare che, purtroppo, a partire dal mese di agosto 2023 il Reddito di Cittadinanza non dovrebbe essere più corrisposto agli occupabili. Continueranno a percepire il beneficio, secondo le intenzioni rese pubbliche dal governo, solo coloro che hanno più di 60 anni o nel cui nucleo familiare sono presenti disabili, minorenni o anziani ultrasessantenni.

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4 Maggio 2023 · Roberto Petrella