Sono stato messo sotto sfratto – Posso ottenere un rinvio?

Contratto di locazione - sfratto esecutivo












Un anno e mezzo fa ho stipulato un contratto d’affitto (4+4) regolarmente registrato: successivamente, mia moglie è venuta a mancare ed ho perso anche il lavoro.

Così, non ho più potuto pagare il canone di locazione e mi è arrivata da poco la notifica di citazione al tribunale per lo sfratto.

Forse, però, c’è la possibilità che io venga assunto dalla ditta dove lavora un mio amico.

Posso ottenere un rinvio? Come?

Quando il locatore redige un atto di intimazione di sfratto per morosità, (lettera di sfratto) lo stesso, unitamente all’atto di citazione, viene notificata all’inquilino per mezzo di un ufficiale giudiziario.

In tali ipotesi l’inquilino deve comparire all’udienza fissata dal giudice, eventualmente anche a mezzo del suo avvocato, e deve confermare lo stato di morosità, dandone una quantificazione precisa.

Presentandosi all’udienza, l’inquilino ha la possibilità di chiedere al giudice un “termine di grazia”, ossia un periodo di tempo entro il quale procedere al pagamento, mettendo fine allo stato di morosità.

In questi casi il termine concesso dal giudice generalmente arriva fino a 6 mesi, ma può essere superiore per determinate categorie di inquilini morosi: disabili, anziani con più di 65 anni, disoccupati e lavoratori in cassa integrazione.

Scaduto il termine suddetto, senza che sia stato pagato quanto previsto e stabiliti dal magistrato, nell’udienza successiva, già fissata dal Giudice, sarà inevitabilmente dichiarata la risoluzione del contratto e convalidato lo sfratto per morosità richiesto dal proprietario.

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23 Febbraio 2018 · Stefano Iambrenghi