Modifica del regime patrimoniale familiare dopo la concessione di un prestito rimasto insoddisfatto

La modifica del regime coniugale da comunione a separazione beni, è inefficace se tale modifica è intervenuta dopo la concessione del prestito












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Circa nove anni fa avuto un finanziamento dalla banca per la mia attività commerciale (ditta individuale), per la crisi del mercato ho dovuto chiudere il negozio e una parte del debito è rimasto, in quel momento con mia moglie avevamo comunione dei beni, mia moglie non ha firmato niente e il prestito stato concesso a me con la mia partita IVA, ora sono nulla tenente.
Un anno fa abbiamo fatto separazione dei beni e subito mia moglie con il denaro che avuto dal suo nipote aperto una sua attività che per fortuna funziona molto bene, ora lei con il denaro che sta guadagnando con proprio lavoro vuole comprarsi un appuntamento, volevo sapere; il recupero crediti può pignorare la sua casa per colpa del mio debito?
Grazie.

In generale, per il creditore insoddisfatto, la modifica del regime patrimoniale coniugale da comunione a separazione dei beni, è assolutamente inefficace se tale modifica è intervenuta dopo la concessione del prestito rimasto impagato. Tuttavia, poiché il bene verrebbe acquistato dal coniuge non debitore dopo la concessione del prestito e non era già presente, come garanzia, nella comunione dei beni al momento della sua concessione, l’immobile dovrebbe risultare non aggredibile dal creditore insoddisfatto.

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20 Marzo 2024 · Michelozzo Marra

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