Rispetto per chi ha debiti e vende la casa












In riferimento a questa discussione, chiedo: qualora i miei riuscissero a vendere la casa in maniera regolare; cioè:

1. a prezzo di mercato,
2. a qualcuno che non ha gradi di parentela,
3. e che acquisterebbe la prima casa,
4. con una transazione monetaria regolare tra banche

Secondo voi nel caso non potessero comunque saldare i debiti la revocatoria sarebbe matematicamente impossibile o comunque probabile?

Se prelevassero tutto l’introito rimanente dalla vendita, la cosa sarebbe legale? O un giorno qualcuno direbbe: dove sono i soldi della casa? Bisognerebbe giustificare qualcosa o semplicemente “non ci sono piu”?

Premesso che in questo campo non v’è nulla di matematico, si può solo dire che l’azione revocatoria dell’atto di compravendita dell’immobile, proposta dal creditore, dovrebbe risultare inammissibile, perché la legge deve tutelare il terzo acquirente in buona fede.

E’ evidente che nascerebbero problemi dalla conseguente possibilità di pignoramento del conto corrente del debitore, ma se sul conto pignorato non ci sono disponibilità liquide, se non risultano donazioni indirette (passaggi di denaro verso parenti o affini, soggetti ad azione revocatoria) e se non vengono rinvenuti altri beni di proprietà del debitore, il creditore non può sindacare sul come è perché siano stati dilapidati i soldi ricavati dalla compravendita.

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8 Marzo 2016 · Marzia Ciunfrini