Sinistro stradale a causa di velocità eccessiva e inadeguata al contesto: motociclista colpevole per il drammatico incidente. Non sussiste alcun risarcimento danni. Alla persona deceduta in un sinistro stradale, vista la cattiva condotta tenuta alla guida, è addebitabile l'incidente che gli è costato, purtroppo, la vita. Ciò rende inutile la richiesta di risarcimento dei danni avanzata dai suoi familiari nei confronti del Comune, della compagnia assicurativa, e del conducente dell'altro veicolo coinvolto. Questo, in sintesi, l'orientamento espresso dalla Corte di Cassazione con sentenza 24679/14. Per strada è sempre bene fare attenzione a come si guida: se la velocità è eccessiva e, soprattutto, non adeguata alla strada percorsa, non sussiste nessun risarcimento danni, nemmeno se a causa del sinistro stradale si perde la vita. In questi casi, a parere degli Ermellini, è decisiva, ovviamente, la dinamica dell'incidente, fondata non solo sui riscontri del consulente tecnico d'ufficio, ma anche su quelli del ...
Sono stato danneggiato in un sinistro stradale, ma i due veicoli coinvolti non sono più disponibili in quanto rottamati: dispongo delle foto dei danni subiti dal veicolo di mia proprietà e del modulo di Convenzione di Indennizzo Diretto (CID) - meglio conosciuto come modulo di constatazione amichevole di incidente - sottoscritto dal proprietario del veicolo responsabile del sinistro. La mia compagniadi assicurazione, tuttavia, non intende risarcire il danno perchè i due veicoli (danneggiato e danneggiante) non sono disponibili per una perizia tecnica. Come mi devo comportare? ...