Per anni ho corrisposto IVA al 22% per la fornitura di energia elettrica a due pertinenze dell’abitazione principale, mentre avrei dovuto pagare solo il 10% – Posso chiedere il rimborso della differenza?

Per ottenere l'IVA al 10% può essere presentata dichiarazione sostitutiva in cui il cliente comunica che l'energia elettrica serve una civile abitazione












Mi sono accorto che per due utenze di Enel Energia luce ho pagato sin dal 2014 iva al 22/%, ma essendo le suddette utenze relative a pertinenze dell’abitazione principale ho chiesto ed ottenuto l’applicazione dell’IVA al 10% prevista per le pertinenze.

Ho anche chiesto il ricalcolo e quindi il rimborso dell’IVA pagata in più (22%) a partire dall’anno 2014 ma mi hanno risposto telefonicamente che non mi spetta.

Né si sono degnati di rispondermi per iscritto visto che la mia richiesta era stata effettuata tramite mail regolarmente sottoscritta. Gradirei sapere se il rimborso mi spetta.

Contestualmente alla sottoscrizione del contratto di fornitura di energia elettrica (ma anche successivamente) può essere presentata apposita richiesta per l’applicazione dell’IVA al 10%: si tratta di una dichiarazione sostitutiva in cui il cliente comunica, sotto la propria responsabilità, che il locale da alimentare, oggetto del contratto di fornitura, è da considerarsi pertinenza di una civile abitazione.

IVA sta per Imposta sul Valore Aggiunto: se non viene presentata la richiesta di applicazione al 10%, l’imposta è applicata al 22% e non può essere più recuperata dal momento che, come tutti sanno, l’IVA rappresenta la principale fonte di entrate tributarie statali, ed essendo un’imposta riversata allo Stato, non costituisce un corrispettivo per Enel Energia.

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26 Ottobre 2018 · Giovanni Napoletano