Rimborso danni da debitori violenti per gli agenti esattoriali Equitalia

Una polizza assicurativa che possa far lavorare tranquilli, senza troppi patemi d'animo, quelli che sono gli avamposti della lotta all'evasione fiscale












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Uno scudo che di fiscale ha ben poco: quello che serve agli oltre 8 mila esattori della tasse, in questo periodo piuttosto tribolato, è soprattutto uno «scudo» sanitario.

Già, una polizza assicurativa che possa far lavorare tranquilli, senza troppi patemi d’animo, quelli che sono gli avamposti della lotta all’evasione fiscale. Azione che, negli ultimi tempi, ha fatto inferocire un bel po’ di contribuenti, protagonisti in qualche caso di autentiche aggressioni a singoli esattori e di manifestazioni di piazza contro Equitalia.

E così la holding del Fisco che va a snidare gli evasori a suon di ganasce e ipoteche, qualche giorno fa ha deciso di correre ai ripari. Con una determina del 1° agosto 2011, firmata dal vicepresidente Antonio Mastrapasqua, la società pubblica ha deciso di procedere all’affidamento del «servizio di copertura assicurativa sanitaria per i dipendenti di Equitalia spa e delle società del gruppo». Piuttosto salato il costo, visto che il valore massimo della commessa viene stimato in circa 30 milioni di euro (per l’esattezza 29.228.580).

Per carità, va subito detto che si tratta di un ampio servizio di copertura sanitaria. Dai documenti di gara, per esempio, si apprende che la società vincitrice dovrà mettere a disposizione di Equitalia una vera e propria Cassa di assistenza impegnata a erogare un po’ tutti i tipi di prestazioni sanitarie a favore dell’esercito degli 8.300 esattori. La Cassa, si legge all’interno del capitolato tecnico, riconoscerà inoltre le spese mediche sostenute «a seguito di malattia o infortunio».

E per infortunio, aggiungono i documenti, si intende «ogni evento dovuto a causa fortuita, violenta ed esterna, che produce lesioni corporali obiettivamente constatabili».

Ripetiamo, l’attività riguarda un ordinario servizio di copertura assicurativa sanitaria, ma non si può fare a meno di leggerne alcune specifiche proprio in relazione ai recenti episodi di aggressioni a danno di singoli esattori o di assalti ad alcune sedi di Equitalia. Eventi di cui si sono resi protagonisti contribuenti che evidentemente si sono sentiti vessati dalle procedure messe in atto dalla holding del Fisco presieduta dal direttore dell’Agenzia delle entrate, Attilio Befera.

Senza contare che gli echi di queste vicende sono arrivati nei mesi scorsi alle orecchie di Umberto Bossi e di alcuni maggiorenti del partito leghista, che si sono scagliati senza mezze misure contro i sistemi di Equitalia. E che hanno invocato l’intervento del ministro dell’economia, Giulio Tremonti, per bloccare un modus operandi che rischiava di andare a colpire eccessivamente contribuenti che costituiscono parte della base elettorale del Carroccio.

Ancora, tornando alla commessa, è curioso notare come in un allegato relativo alle definizioni, si faccia riferimento all’«assistenza infermieristica prestata da personale fornito di specifico diploma». Anche qui, volendo, si potrebbe leggere un riferimento alle «cruente» vicende degli ultimi tempi.Il bando, in ogni caso, è estremamente complesso.

Tra le altre cose, infatti, alla società vincitrice verrà chiesto di approntare per tutta la durata del contratto, ovvero tre anni, un contact center, ovvero «una centrale operativa raggiungibile nell’intero arco della giornata, ivi compresi i giorni festivi, attraverso un numero verde nazionale e internazionale (gratuito)».

In più, sempre dai documenti di gara, viene fuori che la società che si aggiudicherà la golosa commessa sarà obbligata «ad avere un apposito servizio web/sito internet», «attraverso il quale sia possibile scaricare le condizioni generali della polizza, l’elenco aggiornato dei centri covenzionati, la modulistica necessaria per attivare le richieste di erogazione delle prestazioni sanitarie». E così via. Per un costo complessivo di 30 milioni di euro.

di Stefano Sansonetti

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