Come costringere il chiamato all’eredità ad accettare o a rinunciare e, in caso di accettazione, obbligarlo a procedere alla divisione ereditaria

La legge consente a chiunque vi abbia interesse di chiedere che il giudice fissi un termine entro il quale il chiamato all'eredità accetti o rinunci












Alcuni anni fa mio padre ha fatto un atto di donazione notarile di un piccolo terreno e due immobili rurali (poi sanati a civile abitazione) a mio favore e a mia sorella tutti cointestati al 50%: durante gli anni a seguire tutto è proceduto normalmente, anche quando è deceduto il donatore nostro padre. All’inizio di agosto 2023 è però deceduta anche mia sorella; gli eredi (marito e tre figli) però non intendono effettuare la successione e vogliono lasciare tutto com’è. Vista la situazione vorrei incaricare un tecnico per procedere ad una divisione catastale o ad uno stralcio di divisione, datosi che gli immobili sono indivisi. Prima di procedere, dovrei comunicare per raccomandata le mie intenzioni per la divisione e la scelta della metà immobili, qualora non vogliono intervenire? L’eventuale raccomandata va indirizzata agli eredi o sempre alla defunta ma ancora intestataria degli immobili? Grazie

Il diritto ad accettare l’eredità si prescrive in dieci anni, per cui coniuge e figli della sorella defunta possono, al momento, evitare di procedere all’ulteriore divisione della quota di comproprietà dell’immobile ereditato: tuttavia, l’articolo 481 del codice civile dispone che, chiunque abbia interesse può chiedere che l’Autorità Giudiziaria fissi un termine entro il quale il chiamato dichiari se accetta o rinunzia all’eredità e che trascorso tale termine, senza che sia stata resa la dichiarazione di accettazione o rinuncia, il chiamato perde il diritto di accettare.

Naturalmente, affinché il giudice fissi un termine per l’accettazione o la rinuncia dell’eredità da parte dei legittimari ad essa chiamati è indispensabile che chi abbia interesse alla fissazione di un termine per l’accettazione o la rinuncia (e quindi per la successiva divisione ereditaria) si affidi ad un avvocato e citi in giudizio i legittimari.

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20 Agosto 2023 · Giorgio Martini