Io e mia moglie abbiamo una srls per la quale necessitiamo l’apertura di un c/c bancario: mia moglie è segnalata alla CRIF per aver contratto un debito a fronte del quale abbiamo già perso la casa all’asta, debito rimasto purtroppo ancora aperto per la rimanenza. A fronte di ciò e pur non chiedendo alcun tipo di fido/sconfinamento o prestito/finanziamento, ma solo di voler disporre di un conto corrente che ci consenta di eseguire le operazioni ordinarie e di normale amministrazione, nessuno dei 3 istituti bancari da noi interpellati ci ha concesso l’apertura del c/c adducendo il diniego alla posizione pregiudizievole di mia moglie.
Per lavorare e costruirsi un futuro in mezzo a mille difficoltà che cosa occorre fare? potete cortesemente suggerirci come muoverci in questo contesto?
Un Istituto di credito non è obbligato a stipulare un contratto di conto corrente con il richiedente, tanto meno con un soggetto giuridico del tipo srls con socio/amministratore censito come cattivo pagatore: la soluzione è quella di provare ad aprire un conto corrente aziendale online, laddove la preistruttoria è solitamente meno approfondita di quella condotta dagli istituti di credito tradizionali, oppure la srls si può dotare di una carta prepagata aziendale dotata di IBAN.
27 Ottobre 2022 · Annapaola Ferri
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