DOMANDA
Per un debito risalente a 16 anni orsono, ho ricevuto due mesi fa un precetto e (onde evitare il pignoramento) ho proposto per l’ennesima volta una cifra a saldo della pratica.
La mia situazione non è delle migliori, l’affitto e le spese portano via più di tre quarti dello stipendio, ho altri debiti e vado avanti non so più come.
Ho anche spiegato che potrei attivare la procedura di sovraindebitamento, ma che comunque potrei anche andare in pensione anticipata per invalidità e per loro sarebbe più difficile monetizzare.
Ho il 76% di invalidità per patologie gravi da 10 anni ma ultimamente mi sono aggravata e a fatica riesco a lavorare, potrei superare l’80 senza problemi (purtroppo). Adesso loro mi chiedono i documenti medici che lo dimostrino perché così la mia offerta potrebbe essere accettata, ma sono molto preoccupata perché sono dati molto sensibili e non so come verranno trattati e da chi, come posso comportarmi?
RISPOSTA
L’accordo transattivo a saldo stralcio è un accordo bilaterale e non è regolato da una normativa che, a determinate condizioni, possa costringere una delle parti a sottoscriverlo: pertanto se il creditore condiziona il perfezionamento dell’accordo transattivo a saldo stralcio alla presentazione di documenti riguardanti la verifica delle condizioni di salute del debitore, quest’ultimo non può che assecondare la richiesta, se intende chiudere la posizione debitoria precettata. Al massimo, può chiedere la sottoscrizione di un documento alla controparte, in cui il creditore si impegna ad utilizzare la documentazione prodotta dal debitore esclusivamente ai fini del perfezionamento dell’accordo transattivo riguardante il recupero del credito oggetto di precetto.
26 Settembre 2024 - Ludmilla Karadzic
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