Revoca Reddito di Cittadinanza (RdC) – L’INPS può rivalersi sull’Assegno Sociale spettante ad un componente del nucleo familiare che ha indebitamente percepito il beneficio?

Il nucleo familiare a cui è stato revocato il RdC potrà presentare una nuova domanda dopo 18 mesi, se nel nucleo familiare non vi sono minorenni o disabili












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Vivevo con mia moglie in provincia di Lecce in comodato gratuito: il proprietario ha voluto indietro appartamento per affittarlo in estate. Abbiamo vissuto in auto per un anno poi fatto regolare contratto di affitto per un app.to in provincia dell’Aquila ma l’ufficiale di anagrafe non ci ha trovati in casa poiché il proprietario stava facendo lavori per rendere l’appartamento vivibile. Per alcuni mesi abbiamo vissuto di nuovo in auto usufruendo del Reddito di Cittadinanza. Poi l’INPS ha sospeso il beneficio e ci richiede tutti i soldi percepiti. Attualmente abbiamo residenza in Roma. Volevo chiedere: l’INPS può rivalersi sul mio assegno sociale? Come posso fare per fare una nuova domanda per RDC?

L’INPS non può rivalersi sull’assegno sociale, che è un sussidio, per recuperare gli importi indebitamente percepiti con il Reddito di Cittadinanza: per presentare nuovamente domanda di reddito di cittadinanza, dopo l’intervenuta revoca, bisognerà attendere il decorso di 18 mesi dalla data del provvedimento di revoca, se nel nucleo familiare non sono presenti dei minorenni. Ma poichè da gennaio 2024 il Reddito di Cittadinanza non verrà più erogato, lei può tranquillamente dare l’addio al beneficio.

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29 Maggio 2023 · Genny Manfredi

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