DOMANDA
Ricevo per il terzo anno una RR per il recupero credito per un presunto parcheggio non pagato nel 2017: premetto che pago sempre i parcheggi e non ricordo di aver trovato alcuna multa esposta nel periodo contestato, comunque questa contestazione mi arriva tutta scritta in croato con le mie generalità ed un importo di 140 kn che capisco essere un importo dovuto. Ignoro la cosa perchè penso ad una truffa ed oggi mi arriva un altro avviso da non saprei dire chi perchè tutto scritto in croato in cui mi si chiede (tradotto solo quella riga con google) la bellezza di 50 mila kn ovvero 6600 euro per la multa in questione. Io mi chiedo: ma è regolare scrivere in altra lingua obbligando il ricevente a recarsi da un traduttore ed eventualmente avvocato per difendersi da non si sa chi che avanza pretese e cifre maggiorate a piacere? Voi cosa mi consigliate?
RISPOSTA
Precisato che non si tratta di una multa, ma solo di un credito vantato da una società che gestisce i parcheggi in alcune località turistiche della Croazia, la quale asserisce che la sosta a pagamento del veicolo non è stata corrisposta, e che ha affidato il recupero coattivo del credito ad uno studio legale inglese, oltre a consigliare di non recarsi più in Croazia, possiamo solo indicarle che qui c’è una raccolta di articoli in cui viene ampiamente affrontato il problema (tuttavia senza una soluzione definitiva valida per tutti, sia chiaro).
12 Luglio 2020 - Giuseppe Pennuto
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