Recupero crediti per conto di Telecom

Innanzitutto ignori le richieste della società di recupero crediti cui Telecom ha affidato un contenzioso che, palesemente, non sussiste.












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Nel mese di luglio ho chiesto per motivi di cambio di residenza il trasloco della mia linea telecom fibra e il centro assistenza mi ha detto che non era possibile fare il cambio di residenza per la linea fibra e che quindi dovevo chiudere il vecchio contratto e aprirne uno nuovo e cosi ho fatto.

Nel mese di settembre mi sono resa conto che la vecchia linea era ancora arriva nonostante io non abitassi più li da due mesi! E hanno provveduto a chiuderla non facendomi pagare le due fatture.

Poi ho visto che mi risultava una fattura di 123 euro per chiusura contratto, fattura non dovuta in quanto la chiusura del contratto mi è stata costretta da loro e non richiesta da me.

Giorni fa mi chiama il recupero crediti per conto di Telecom che insiste che devo pagare e io spiegando le mie ragioni, continua a chiamarmi minacciandomi di inviarmi gli interessi. Ho contattato la telecom e l’operatore mi ha detto appunto che ho ragione e che mi contatteranno a giorni per capire che fare.

Secondo voi cosa posso fare?

Innanzitutto ignori le richieste della società di recupero crediti cui Telecom ha affidato un contenzioso che, palesemente, non sussiste.

Ricordi all’operatore del call center che se vuole, può inviare comunicazioni scritte al presunto debitore, ma deve astenersi da qualsiasi contatto telefonico non desiderato.

Chieda all’operatore di identificarsi, annoti l’ora della chiamata, e poi con la massima determinazione gli intimi di non scocciarla più e che, persistendo nel suo comportamento lei procederà a segnalarlo ala società per cui egli lavora, all’Autorità per la tutela della privacy nonchè all’Autorità giudiziaria per i reati di molestie e stalking.

Poi, metta per iscritto la situazione paradossale in cui è venuta, suo malgrado, a trovarsi, ed invii, con raccomandata AR un formale reclamo al customer care di Telecom Italia, con riferimento anche alle pressanti richieste di denaro e minacce di aggravi che le sono state inoltrate dalla società cui Telecom stessa ha affidato il recupero del credito assolutamente non dovuto.

La gestione del reclamo da parte di Telecom Italia deve avvenire entro il termine massimo di 45 giorni dal ricevimento e l’esito della gestione deve essere comunicato all’utente.

Decorsi i 45 giorni, qualora non ricevesse riscontri e persistessero le sollecitazioni di recupero del credito, potrà comunque tutelare le sue ragioni ricorrendo alla procedura di risoluzione delle controversie tra utenti ed operatori regolate da una specifica disciplina definita dall’Autorità per le Garanzie nelle Telecomunicazioni (AGCOM).

Comprendo la frustrazione nel vedersi costretta a incombenze ulteriori e a perdite di tempo per la superficialità con cui l’operatore telefonico ha trattato la sua pratica, ma, tant’è, seguire la procedura consigliata (ed avere le prove di aver inoltrato formale reclamo) è l’unico modo per non passare, in futuro, dalla ragione al torto.

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17 Marzo 2015 · Ornella De Bellis

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