Può il gestore di rete chiedere di entrare in casa del fruitore di energia elettrica per effettuare operazioni sul contatore situato all’esterno dell’unità abitativa alimentata?

Se il contatore è ubicato all'esterno dell'unità abitativa alimentata da energia elettrica, non vi sono motivi che possano legittimare la pretesa


DOMANDA

Otto anni fa ereditai una piccola casetta con giardino: all’ epoca la successione fu movimentata e nessuno pagò le bollette della luce e il servizio fu sospeso e non abitandoci non ci ho più fatto caso. Mi chiama ora il gestore Enel riferendo che il giorno X verranno ad ispezionare il contatore che è posizionato all’esterno dell’unità abitativa . Chiedo: possono anche entrare in casa?


RISPOSTA

Il gestore della rete (probabilmente l’ENEL nella zona in cui è situata l’unità abitativa alimentata da energia elettrica) potrà contattare l’utenza presso l’unità abitativa solo nel caso in cui il contatore e la relativa derivazione) fossero ubicati in un armadietto metallico protetto da serratura con chiave custodita dall’utenza stessa.
Non sussiste alcuna ragione pratica, nè alcuna legittimazione giuridica, perchè gli addetti ENEL possano pretendere di entrare in casa, come temuto da chi ci scrive, se il contatore è posizionato all’esterno dell’unità abitativa. .


1 Settembre 2024 - Giovanni Napoletano

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