DOMANDA
In data 21/09/24 mi è stato notificato un preavviso di fermo amministrativo dell’unica auto in mio possesso da parte di AdER (Agenzia delle Entrate Riscossione): premesso che per gli stessi e identici debiti(tasi, tari,contravvenzioni) Ader da maggio 2024 trattiene già con pignoramneto 1/10 dello stipendio. Rientra nella prassi applicare anche il fermo? È l’unico mezzo con cui posso raggiungere il luogo di lavoro, abitando in campagna e non essendoci mezzi pubblici che io possa utilizzare. Peraltro all’interno della notifica del preavviso di fermo sono state inserite cartelle che risultano già compensate con la trattenuta dallo stipendio. Grazie
RISPOSTA
Se esiste anche un piccolissimo importo a debito non coperto dal pignoramento dello stipendio e rimasto impagato dopo la notifica di una cartella esattoriale o di un avviso di accertamento immediatamente esecutivo, ciò giustifica e legittima il preavviso di iscrizione di fermo amministrativo su un veicolo non cointestato. Per evitare l’iscrizione del fermo amministrativo alla scadenza del periodo di preavviso (30 giorni dalla sua notifica) sono tre le strade che possono essere intraprese:
– rateizzare il debito sotteso (naturalmente espungendo gli importi già azionati con il pignoramento dello stipendio ed erroneamente inclusi anche nel preavviso di fermo): il pagamento della prima rata del piano di rientro comporterà la sospensione della procedura di iscrizione del fermo amministrativo che potrà essere riattivata in caso di decadenza della dilazione che si verifica quando non si pagano 8 rate scadute, anche non consecutive (utilizzare allo scopo il modello R1);
– dimostrare che l’automobile oggetto di preavviso di iscrizione è l’unico veicolo in possesso del debitore ed è funzionale all’esercizio dell’attività di impresa o di professione esercitata dallo stesso: naturalmente non è sufficiente motivare la richiesta di annullamento del preavviso di fermo amministrativo adducendo la motivazione che il veicolo serve al debitore inadempiente, lavoratore dipendente, per spostarsi da casa al luogo di lavoro su un tragitto non servito da mezzi di trasporto pubblici (allo scopo servirsi del modello F2);
– dimostrare che il veicolo è utilizzato per il trasporto di una persona diversamente abile (allo scopo servirsi del modello F3).
30 Settembre 2024 - Paolo Rastelli