Pignoramento presso la residenza o il domicilio del debitore

Solo un creditore poco accorto avvierebbe azione esecutiva di pignoramento presso la residenza del debitore che vive in una stanza ammobiliata


DOMANDA

Essendo in una situazione di sovraindebitamento con vari creditori che bussano alla porta, momentaneamente ho la residenza presso il comune come senza fissa dimora, ma una mia conoscente sarebbe disponibile ad affittarmi un stanza ammobiliata con uso del bagno e della cucina con regolare contratto di affitto registrato presso l’ufficio del registro.
Vorrei sapere se sposto la residenza in questa stanza affittata, cosa rischia la proprietaria dell’immobile che abita nel restante parte di casa e cosa rischio per la stanza presa in affitto, nel caso si dovesse presentare l’ufficiale giudiziario per fare un pignoramento.


RISPOSTA

Solo un creditore fuori di senno può avviare un’azione esecutiva di pignoramento presso la residenza di un debitore che vive in una stanza ammobiliata in affitto. Oppure, un creditore accecato da personale ira verso il debitore, sedicente amico o parente, al quale ha erogato un prestito mai rimborsato.
Escluse queste tipologie di situazioni limite, un creditore assennato potrebbe tentare il pignoramento presso la residenza del debitore quando ragionevolmente sicuro che quest’ultimo possa nascondere nella stanza ammobiliata oggetti di valore, orologi di marca, opere d’arte o di antiquariato, gioielli e contanti.
In tale ipotesi alla locataria convivente resterebbe il fastidio e l’imbarazzo di una ispezione dell’ufficiale giudiziario in casa propria.


21 Gennaio 2021 - Annapaola Ferri

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