DOMANDA
Ho subito per diversi anni un prelievo su busta paga per un debito di di 10 mila euro riguardante un prestito non pagato 8 anni fa: ora sono appena andato in licenziamento volontario con incentivo per avere qualche soldino in più ed attendere la pensione.
La società che mi aveva fatto il pignoramento si è presa come da legge 1/5 del mio incentivo che però a me sembra maggiore del residuo che mi era rimasto da pagare ed ora dorme in attesa della mia pensione come un tumore maligno in momentanea attesa.
Ho chiesto copia dei prelievi finora da loro fatti e di quanto hanno prelevato dall’incentivo ed anche di ciò che mi rimane da pagare, con fax e raccomandata.
Ma non mi hanno risposto.
E’ un mio diritto conoscere ciò che ho pagato e che dovrò pagare, oppure è “Lesa Maestà della gentile società che incassa”? Come posso fare? Vi ringrazio
RISPOSTA
E’ sicuramente un suo diritto conoscere l’importo del debito residuo, tuttavia può calcolarlo da solo partendo dal decreto ingiuntivo o (meglio), dal precetto, e detraendo quanto già versato con i prelievi contabilizzati nelle buste paga successive alla data di pignoramento, con il 20% dell’incentivo e del TFR spettanti (importi che sicuramente le sono stati notificati dal datore di lavoro).
Un risposta da parte della finanziaria creditrice sarebbe un atto di cortesia, ma non si può pretendere che la creditrice – la quale si è dovuta rivolgere al tribunale per ottenere il rimborso del prestito – faccia anche da ufficio contabile per soddisfare le esigenze della controparte.
In ultima analisi, può chiedere all’ex datore di lavoro il piano di ammortamento dell’importo residuo dovuto al creditore al momento delle dimissioni.
25 Gennaio 2021 - Annapaola Ferri
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