Pignoramento dello stipendio presso il mio ex datore di lavoro – Violazione della privacy?

L'avvocato ha effettuato un'azione esecutiva, nei suo confronti, presso l'ex datore di lavoro, terzo pignorato, con esito evidentemente infruttuoso.












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Mi è stata consegnata una raccomandata da parte di un avvocato che rappresenta la banca che ha acquistato il mio debito, in cui vengo condannato a pagare il debito e relativi interessi e ciò dovrebbe avvenire tramite cessione del quinto del mio stipendio.

L’unico difetto di tutta questa storia è che io non ho un lavoro da almeno 18 mesi e la lettera fa riferimento proprio a quest’ultimo lavoro. Una copia con tutti i miei dati, gli importi, le modalità e la sentenza è stata recapitata anche al mio ex datore di lavoro per avvisarlo che sarebbe stata attivata la procedura.

A me sembra una grave mancanza da parte loro non avere le informazioni corrette dello stato attuale della mia situazione ma soprattutto che adesso il mio ex principale sia al corrente della mia situazione senza che ce ne sia il motivo.

Posso intraprendere qualche azione contro questo avvocato per violazione della mia privacy?

L’avvocato ha effettuato un’azione esecutiva, nei suo confronti, presso l’ex datore di lavoro, terzo pignorato, con esito evidentemente infruttuoso. E’ pur vero che le spese del pignoramento infruttuoso vengono anticipate dal creditore procedente, ma è anche vero che queste spese verranno accollate al debitore in un prossimo futuro tentativo di pignoramento.

Qualora, nella pretesa dal medesimo creditore, nel corso di in un futuro pignoramento presso terzi, quando lei, debitore, avrà finalmente trovato un altro posto di lavoro, venissero incluse anche le spese relative al pignoramento oggi non andato a buon fine per palese errore della parte procedente, potrà ricorrere al giudice delle esecuzioni, presso il tribunale territorialmente competente, per chiedere ed ottenere che tali spese vengano defalcate dal credito azionato.

Per il resto, il danno eventualmente patito per la presunta violazione della privacy (ex datore di lavoro venuto a conoscenza della posizione di lavoro del suo ex dipendente, senza motivo alcuno che ciò avvenisse) deve essere documentato e provato: e mi sembra, che non ci siano i margini per una efficace azione legale di risarcimento.

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29 Aprile 2019 · Marzia Ciunfrini

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