Nuovo meccanismo di calcolo delle bollette





Il governo studia un nuovo meccanismo per il calcolo delle bollette al fine di renderle più leggere.





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Vorrei sapere come funziona il nuovo meccanismo di calcolo delle bollette studiato dal nuovo Governo per arginare la situazione delirante della fatturazione energetica.

Potete chiarire?

Nella manovra del governo Meloni, la maggior parte dei soldi (oltre 21 miliardi di euro, su un totale di 35 miliardi) sono stati dedicati al caro energia. Dai crediti d’imposta per le imprese, ai bonus sociali sulle bollette per le famiglie più bisognose, le misure contro i prezzi di gas e luce sono diverse.

Ma nel 2023, il governo starebbe lavorando anche su un altro provvedimento per abbassare le tariffe energetiche: un modo diverso per calcolare le bollette.

È stato il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, durante i festeggiamenti per il decimo anniversario della nascita di Fratelli d’Italia, ad anticipare che è allo studio un nuovo meccanismo per calcolare la spesa energetica delle famiglie. Al centro dell’idea c’è la necessità di limitare i consumi di energia.

Ridurre l’utilizzo di elettricità è una delle priorità indicate anche dall’Unione europea. Infatti, un recente regolamento sul tema ha fissato un obiettivo comune: ridurre il consumo di elettricità del 10% nel complesso, e di almeno il 5% nelle ore di punta.

“Stiamo studiando un meccanismo il cui il calcolo della bolletta dovrebbe in un qualche modo incentivare il risparmio”, ha detto Giorgetti. Il punto, infatti, sarebbe non solo di tenere artificialmente bassi i prezzi di gas e luce, ma anche di spingere a utilizzarne di meno. Come spiegato dal ministro dell’Economia, il nuovo sistema di calcolo dovrebbe comunque tutelare alcune fasce protette.

Ci sarebbe, appunto, una “fascia protetta di consumo del 70-80%” rispetto ai consumi “degli anni precedenti, tutelata allo stesso prezzo. Poi se qualcuno consuma di più, paga un prezzo più elevato” per la restante parte, sottoposta al prezzo di mercato. In pratica, ciascuna famiglia avrebbe una certa ‘quota’ di elettricità in cui il prezzo viene calmierato: questa sarebbe pari al 70-80% di quanto si è consumato, in media, negli anni precedenti.

Andando sopra questa soglia, invece, il prezzo sarebbe lasciato al libero mercato e quindi sarebbe probabilmente più alto. In questo modo, chi consuma di più rispetto al passato paga di più. Chi, invece, riduce i propri consumi, rende più piccola la parte di consumi che non rientra nella fascia protetta.

Si tratta di prime indicazioni, per le cifre esatte dovranno arrivare indicazioni dal governo più avanti. Intanto, comunque, Giorgetti ha indicato anche un periodo in cui il nuovo meccanismo di calcolo delle bollette potrebbe iniziare a essere utilizzato: “È un meccanismo molto complicato”, ha detto, “che potrebbe esordire la prossima primavera”.

D’altra parte, per poter procedere con una norma del genere, il governo dovrà “raccogliere tutte le informazioni che in questo momento sono diffuse in vari organismi e autorità”, per quel che riguarda i consumi energetici degli italiani, i prezzi di luce e gas e tutti gli elementi che contribuiscono ad alzarli o abbassarli. “Se faccio una politica per sterilizzare gli impatti sulle famiglie e le imprese”, ha detto infatti Giorgetti, “devo avere tutte le informazioni su come si forma il prezzo e come evolve giorno per giorno”.

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3 Gennaio 2023 · Gennaro Andele

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