Intimazione di sfratto e citazione nell’udienza di convalida – Devono decorrere 20 giorni fra l’eventuale inizio giacenza e la data di udienza

Devono passare 20 giorni fra l'avvio dell'operazione di notifica e quello dell'udienza o, fra la eventuale data di inizio giacenza e la data di udienza












Ho ricevuto una raccomandata informativa di avvenuto deposito alla casa comunale di una intimazione di sfratto per finita locazione: avendo ritirato la raccomandata 10 giorni dopo la spedizione, calcolando la compiuta giacenza, la data dell’udienza non rispetterebbe i 20 giorni liberi dalla notifica tra la data dell’udienza e la notifica della raccomandata . Chiedo se è giusto calcolare i 20 giorni liberi decorsi 10 giorni dalla raccomandata informativa e quindi e se così, se mi devo presentare all’udienza ed oppormi per vizi della notifica o non comparire.

I venti giorni di tempo che devono decorrere fra notifica dell’intimazione di sfratto, con la contestuale citazione per la convalida dello stesso, tengono proprio conto del fatto che il destinatario possa risultare temporaneamente irreperibile e che la notifica si perfezioni per compiuta giacenza presso l’Albo Pretorio della Casa Comunale.

Più precisamente, tra il giorno del tentativo di notifica non andato a buon fine per irreperibilità del destinatario (e non quello in cui la notifica si perfeziona per compiuta giacenza) e quello dell’udienza devono intercorrere almeno 20 giorni. Il termine può essere abbreviato fino a metà su istanza dell’intimante (naturalmente solo nel caso in cui la notifica risulti essere stata perfezionata senza la necessità di giacenza presso la casa comunale).

Qualora il destinatario non ritirasse l’intimazione di sfratto e la citazione, la notifica di entrambi gli atti si perfezionerebbe comunque per compiuta giacenza, al decimo giorno successivo a quello di avvenuto deposito.

[ ... leggi tutto » ]

13 Dicembre 2023 · Marzia Ciunfrini