Necessità anticipo TFR per riscatto casa acquistata in regime di comunione dei beni

Un immobile in comunione dei beni fra coniugi è di proprietà di entrambi i coniugi, indipendentemente dall’intestazione formale del bene












Vorrei riscattare il 50% dell’ immobile dalla mia quasi ex moglie: siamo in comunione dei beni e in fase di separazione.
Il problema è la mi a mancanza di liquidità per l’ acquisto, che verrebbe risolta con il ritiro dell’ anticipo del tfr prima casa
Tecnicamente io in questa casa ci sto vivendo, ed è per il 50% mia: ho comunque diritto a ritirare il 70% del TFR come prima casa per completare la liquidazione e ottenere l’ altra metà?
farebbe tutta la differenza del mondo
grazie

Un immobile in comunione dei beni fra coniugi è di proprietà di entrambi i coniugi, indipendentemente dall’intestazione formale del bene: non è possibile individuare una quota di proprietà del bene per ciascuno dei due proprietari comunisti (ad esempio il 50%) e ciascuno dei due coniugi non può vantare la proprietà di una porzione materialmente individuata e specificata, ma solo dell’intero.

Per questo motivo un coniuge non può acquistare il 50% di proprietà dell’altro coniuge, per cui, al momento la richiesta di anticipazione del Trattamento di Fine Rapporto (TFR) risulterebbe inammissibile, in quanto, come si è accennato, un soggetto non può acquistare un immobile di cui è proprietario in comunione.

E’ necessario un preliminare scioglimento della comunione che dovrà avvenire in sede di separazione personale dei coniugi.

Anche una volta effettuata la divisione dei beni, il datore di lavoro potrebbe negare l’anticipazione del TFR al coniuge dipendente se finalizzata ad acquistare il 50%di un immobile eventualmente assegnato all’altro coniuge separato, immobile che, in tale ipotesi non potrebbe essere, comunque, utilizzato dall’acquirente.

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30 Novembre 2023 · Michelozzo Marra