Omesso pagamento di un servizio fruito in Ungheria






Mi è pervenuta la notifica di una multa stradale da parte di una società inglese per conto dello stato dell’Ungheria: Con tale notifica viene chiesto il pagamento di 270 euro per non aver pagato la vignetta del pedaggio autostradale. Nell’avviso di notifica contenente istruzioni per il ricorso viene evidenziato che con precedente avviso mi era stata inviata una comunicazione per poter pagare un importo considerevolmente ridotto, ovvero euro 50 per la violazione ed euro 61 per costi amministrativi. Produco il ricorso chiedendo di fornirmi la prova dell’effettivo recapito della prima comunicazione. Risposta: secondo il diritto ungherese tale stato non è tenuto a farlo ne a fornire alcuna prova. Inutile dire che in tal modo per una multa proveniente dall’Ungheria non è mai possibile avvalersi della possibilità di pagare la sanzione in misura ridotta! Ritengo evidente l’abuso. In tal modo viene anche violata la convenzione che prevede la non debenza delle multe per importi inferiori ai 70 euro. Sarei tentato di attendere l’esecuzione e proporre opposizione innanzi al giudice italiano.

Non sarebbe una cattiva idea, a nostro parere: appena le sarà notificato il decreto ingiuntivo europeo, dal momento che (almeno per quanto riguarda l’Ungheria) non si tratta di una sanzione amministrativa per violazione del Codice della strada ma, semplicemente, dell’omesso pagamento di un servizio fruito.: quindi di un credito vantato in ambito civile. Di solito, viene implementato un tentativo di recupero cosìdetto a strascico … chi paga, paga! Però, non è detto.

Altre discussioni sull’argomento sono state raccolte qui.

25 Aprile 2024 · Simone di Saintjust


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