Mi hanno consegnato un decreto ingiuntivo, che faccio?

Pignoramento presso residenza debitore e presunzione legale di proprietà – problematiche e possibili precauzioni












Mi hanno consegnato un decreto ingiuntivo per un debito che avevo con Agos: io da quando ho perso il lavoro non sono più riuscito a pagare. Vivendo con i miei, loro sono soggetti alle ripercussioni del decreto a mio nome? Se scadono i 40 giorni per potermi opporre, che mi succede? A mio nome non ho nulla di intestato.

Forse il creditore ha deciso di procedere giudizialmente quando lei non era ancora disoccupato, pianificando il pignoramento del suo stipendio: adesso l’unica cosa che può fare è pignorarle il conto corrente oppure mandare a casa l’ufficiale giudiziario per procedere al pignoramento presso la residenza del debitore.

La seconda ipotesi è la più remota ed improbabile a meno che lei non conservi, nella casa condivisa con i suoi genitori, quadri d’autore, mobili di antiquariato, oggetti preziosi, tappeti persiani, eccetera. Purtroppo nel nostro ordinamento vige il principio di presunzione legale di proprietà, secondo il quale tutto quanto è pignorabile nella casa in cui il debitore vive, si presume essere di proprietà del debitore stesso.

L’azione esecutiva appena illustrata è l’unica ripercussione a cui i genitori conviventi possono essere soggetti per i debiti del figlio. Se proprio non vuole correre il rischio di coinvolgerli, seppure solo indirettamente, dovrà cambiare residenza.

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19 Febbraio 2018 · Lilla De Angelis