Lavoro in smart working? – Ecco come influire meno sulle bollette

Emergenza coronavirus o virus covid19, fornitura energia elettrica e bollette, smartworking, tutela consumatore - come risparmiare












Da quasi sei mesi, ormai, a causa dell’emergenza Covid19, sono costretto a lavorare in smart working: ho notato, dunque, un’impennata nei costi della fatturazione energetica.

Come risparmiare?

Da quasi un anno ormai lo smart working è diventato una realtà ormai diffusa, con tutti i suoi risvolti: ma quando si parla di lavoro da casa bisogna considerare anche la questione bollette.

Scopriamo dunque come poter fare tranquillamente smart working prestando attenzione alle bollette.

Posizionare la postazione di lavoro in un luogo luminoso, magari davanti a una finestra, per ridurre così il consumo di energia elettrica. Quando la luce naturale non è sufficiente, è meglio prediligere lampadine al Led, che consumano il 90% in meno rispetto alle lampadine a incandescenza ormai non più in commercio e il 50% in meno rispetto alle lampadine a fluorescenza. Bisogna poi impostare computer e monitor con lo spegnimento dello schermo dopo alcuni minuti di inattività e i dispositivi elettronici in modalità risparmio energetico. Chi ha un contratto a fasce orarie dovrebbe concentrare l’utilizzo degli elettrodomestici che consumano di più dopo le 19:00 e nel weekend.

Luci rossi e stand by degli elettrodomestici devono essere spenti una volta terminato il loro utilizzo.

E’ poi opportuno regolare i termosifoni in modo che siano spenti nelle stanze meno utilizzate. Se impostate, è consigliabile sfruttare le migliore dei modi le valvole termostatiche e sitribuire così il calore nelle varie stanze. La temperature dovrebbe essere impostata al massimo sui 19/20°.

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8 Gennaio 2021 · Giovanni Napoletano