Lavoro e residenza in Svizzera – debiti in Italia





Riscossione coattiva transfrontaliera





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Per molti anni ho lavorato in Italia con la maledetta partita iva, che, a seguito di svariate vicende di cui mi prendo anche in parte la colpa, mi ha creato più debiti che guadagni. Nonostante abbia lavorato tantissimo ed abbia pagato una marea di tasse, ricorrendo a rateizzazioni e prestiti mi rirovo dopo anni di lavoro ad essere indebitato per diverse decine di migliaia di euro con Equitalia e in parte con le banche.

Ho avviato una pratica di sovraindebitamento con la legge 3/2012 ma oltre ad aver pagato molti soldi e dopo due anni non si è ancora avviati a nulla, ho capito che la procedura è una galera: mi porterebbero via tutto, lasciandomi solo l’indispensabile per sopravvivere e controllato a vista anche per il panino a pranzo, mortadella si, prosciutto no. Per fortuna lo scorso anno ho trovato un lavoro in Svizzera, chiudendo la maledetta partita iva.

Vorrei trasferire anche la mia residenza nel paese elvetico, a prescindere dai debiti era già un passo che avevo intenzione di intraprendere. La mia domanda è la seguente: vorrei annullare la procedura della legge 3, e trasferirmi a titolo definitivo in Svizzera dove costruirmi un nuovo futuro ora che finalmente ho uno stipendio decente. Posso considerarmi al sicuro rispetto ai debiti che lascio in Italia? Cosa possono farmi eventualmente? Voglio tornare a vivere, sono anni che non dormo e che vivo con l’ansia e non ne posso più.

Molto dipende dall’entità dei debiti esattoriali (Agenzia delle Entrate Riscossione) e ordinari (Banche, finanziarie soggetti privati) contratti in Italia.

Il creditore, almeno quello privato, può decidere di affidarsi ad uno studio legale operante in terra elvetica per escutere il debitore, anche residente in Svizzera, attraverso i beni ivi detenuti (ad esempio lo stipendio).

Per quanto attiene i debiti erariali (Agenzia delle Entrate Riscossione) la Svizzera, nel settembre 2016, ha aderito alla Convenzione di Strasburgo concernente la reciproca assistenza amministrativa in materia fiscale tra gli Stati membri del Consiglio d’Europa e i Paesi membri dell’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico – OCSE: pertanto l’Agenzia Delle Entrate Riscossione (ADER) italiana può chiedere assistenza diretta all’omologa agenzia elvetica per il recupero dei crediti esattoriali.

Ora, che la procedura diretta (basata sulla Convenzione di Strasburgo) o il recupero crediti secondo il rito civile elvetico siano complessi e costosi (per cui il credito azionato deve essere tale da giustificare le spese a cui il creditore va incontro), è un fatto. Tuttavia, non si può escludere, in linea teorica, il pignoramento dello stipendio di un cittadino italiano, residente in Svizzera, per debiti da questi lasciati in Italia.

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14 Aprile 2021 · Annapaola Ferri

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