La prescrizione dei debiti esattoriali: le imposte dirette e quelle indirette – Riepilogo

Un breve riepilogo sui termini di prescrizione dei crediti insoddisfatti vantati dalla PA, affidati al Concessionari nazionali e locali per la riscossione












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Vorrei conoscere i termini di prescrizione dei debiti verso la Pubblica Amministrazione (PA). Grazie.

Sull’argomento è recentemente intervenuta la Corte di Cassazione con l’ordinanza 33213/2023, in base alla quale:
– per l’imposta di registro, va considerato quanto disposto dall’articolo 78 del DPR 131/1986, secondo il quale il credito dell’amministrazione finanziaria per l’imposta definitivamente accertata si prescrive in dieci anni;
– per IRPEF, IRAP, IVA il credito erariale, per la loro riscossione, si prescrive nell’ordinario termine decennale. Infatti, secondo i giudici non è applicabile il termine breve quinquennale, stabilito dall’articolo 2948 del codice civile, in quanto l’obbligazione tributaria, pur consistendo in una prestazione a cadenza annuale, ha però carattere autonomo ed unitario. Di conseguenza, il pagamento non è mai legato ai precedenti, bensì risente di nuove ed autonome valutazioni in ordine alla sussistenza dei presupposti impositivi;
– L’azione dell’Amministrazione finanziaria per il recupero delle tasse dovute per effetto dell’iscrizione di veicoli nei pubblici registri (tassa automobilistica o bollo auto) si prescrive con il decorso del terzo anno successivo a quello in cui doveva essere effettuato il pagamento. Così dispone l’articolo 5 del decreto legge 953/1982;
– per il Canone Rai la prescrizione è decennale: infatti, per tutte le imposte dirette, mancando un’espressa previsione, si applica appunto l’articolo 2946 del Codice Civile (prescrizione lunga o decennale);
– il termine di prescrizione delle spese processuali è quello ordinario di cui all’articolo 2946 del codice civile;
– per le sanzioni amministrative, quali ad esempio quelle previste dal Codice della strada, il termine di prescrizione è di cinque anni dalla data dell’infrazione (articolo 28 della Legge numero 689/81 secondo il quale il diritto a riscuotere le somme dovute per le sanzioni amministrative si prescrive nel termine di cinque anni dal giorno in cui è stata commessa la violazione).
– Per i tributi locali la legge 296/06, articolo 1 commi dal 161 al 167 ha stabilito la prescrizione quinquennale.

Resta inteso che la prescrizione è sempre decennale qualora la debenza venga stabilita da una sentenza giudiziale. E decorre dalla data in cui la sentenza, civile o penale, è divenuta irrevocabile o, comunque, dalla data in cui il provvedimento conclusivo del processo è divenuto definitivo.

Ricordiamo che le imposte dirette sono quelle che colpiscono direttamente la ricchezza, già esistente (il patrimonio) o nel momento in cui si produce (il reddito).
Al momento in cui si scrive le principali imposte dirette sono:

– l’Irpef – Imposta sul Reddito delle Persone Fisiche: è un’imposta progressiva, cioè al crescere del reddito imponibile aumenta il valore delle aliquote da applicare sulle ulteriori quote di reddito;
– l’Ires – Imposta sul Reddito delle Società (che ha sostituito l’Irpeg dal 1.1.04): è un’imposta proporzionale: cioè, a differenza dell’Irpef, l’aliquota è fissa (Al momento in cui si scrive è fissata al 27,5%.) e non muta al variare del reddito imponibile;
– l’Irap – Imposta Regionale sulle Attività Produttive: è anch’essa un’imposta proporzionale, gravante sui «redditi» (da intendersi in una accezione particolare) prodotti nell’esercizio di imprese, arti e professioni (con particolari limiti nel caso di artisti e professionisti).

Le imposte indirette, invece, sono quelle che colpiscono indirettamente la ricchezza, nel momento in cui viene spesa (ad esempio l’Iva che colpisce i consumi) o trasferita (ad esempio l’imposta di registro che grava sui passaggi di proprietà. Oltre che su tutta una serie di atti soggetti a registrazione (come i contratti di locazione, operazioni societarie, eccetera). Tra tutte la più importante è l’Iva – Imposta sul Valore Aggiunto.

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15 Dicembre 2023 · Paolo Rastelli

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