ISEE universitario per cittadino straniero residente in Italia ma non autonomo

Gli studenti universitari stranieri residenti in Italia ma non autonomi e con famiglia residente all'estero devono richiedere ISEE parificato












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Sono un cittadino straniero (paese extra UE), in Italia da 9 anni, in possesso del permesso di soggiorno di lungo periodo: la mia famiglia vive all’estero, mentre io lavoro in Italia (reddito da lavoro relativo al 2021 di euro 7500) e risiedo in un immobile in locazione. Poiché mi sono iscritto in Università, devo presentare un ISEE parificato o un ISEE universitario normale?
Grazie

Quando lo studente risiede in Italia e vuole accedere alle agevolazioni fiscali previste dalla legge deve presentare una DSU /ISEE e verificare, innanzitutto, se è in possesso congiuntamente dei seguenti requisiti:

– è residente fuori dall’unità abitativa della famiglia di origine da almeno due anni rispetto alla data di presentazione della domanda di iscrizione per la prima volta a ciascun corso di studi, in alloggio non di proprietà di un suo membro;

– lo studente presenta un’adeguata capacità di reddito, riferita al secondo anno precedente quello di presentazione della Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU): al momento in cui si scrive la soglia è fissata in 9.000 euro/anno.

Qualora lo studente universitario possegga entrambi i requisiti appena sopra indicati si dice che lo studente universitario è autonomo e il suo nucleo familiare è formato dallo studente stesso ed, eventualmente, dagli altri soggetti (residenti in Italia) inclusi nel proprio stato di famiglia.

Qualora, invece, lo studente universitario non possegga entrambi i requisiti appena sopra indicati, il nucleo familiare dello studente deve comprendere i componenti della famiglia di origine residenti in Italia.

Se la famiglia di origine dello studente non risiede in Italia, come nella fattispecie, nasce il problema, dal momento che, stando alla normativa vigente, per ottenere l’ISEE il nucleo familiare deve risiedere in Italia.

Gli studenti stranieri, residenti in Italia, ma non autonomi, con famiglia di origine residente all’estero, presentano allora la cosiddette DSU per ISEE parificato, frutto di una convenzione fra i CAF e alcune Università italiane.

Ogni Università italiana dovrebbe disporre di un proprio modulo per la richiesta di calcolo ISEE per studenti stranieri residenti in Italia ma non autonomi (ISEE parificato).

Addirittura, alcune categorie di studenti stranieri residenti in Italia (con genitori residenti all’estero in paesi che organismi internazionali hanno unilateralmente classificato versare in condizioni di assoluta povertà) sono esentati, in pratica, dal pagamento dei contributi di iscrizione e frequenza che, invece, gli studenti italiani residenti in Italia sono chiamati a corrispondere per la frequenza ai corsi di studio universitari. Inoltre, con il cosiddetto ISEEU parificato, gli studenti stranieri, provenienti da quei determinati paesi, vengono addirittura esonerati dall’attestare le condizioni presunte di povertà proprie e del nucleo familiare di origine.

La lista di questi determinati paesi stranieri è disponibile qui.

Gli studenti stranieri residenti in Italia, ma non autonomi, devono verificare con la propria Università, la modalità corretta di acquisizione dei propri dati (il modulo per l’ISEE parificato), se sono esonerati dall’attestare le condizioni presunte di povertà proprie e del nucleo familiare di origine e se esiste una convenzione con i CAF.

Potrebbe essere utile la consultazione di questo precedente articolo.

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6 Dicembre 2023 · Genny Manfredi

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