Soglia del patrimonio mobiliare che il nucleo familiare non deve superare per poter fruire dell’Assegno di Inclusione (AdI)

Il valore del patrimonio mobiliare per l' AdI non deve superare i 6 mila euro, accresciuto di euro 2 mila per ogni componente successivo al primo


DOMANDA

il mio nucleo familiare è composto da me, mia moglie e mio figlio minorenne. Percepisco l’assegno di inclusione: il patrimonio mobiliare del 2023 era superiore a 10 mila euro.
Dal primo gennaio 2025 perderemo l’assegno di inclusione?
Eventualmente avremo diritto a poter fare l’isee corrente dal primo gennaio 2025 proprio perchè ci siamo ritrovati disoccupati a seguito della fine del tirocinio di inclusione?
Come possiamo fare? Il rischio è di trovarci senza nulla dal 01 gennaio 2025.


RISPOSTA

Per aver diritto all’Assegno di Inclusione (AdI) il nucleo familiare deve detenere un valore del patrimonio mobiliare non superiore ad euro 6mila, accresciuto di euro 2 mila per ogni componente il nucleo familiare successivo al primo, fino a un massimo di euro 10. 000, incrementato di ulteriori euro 1. 000 per ogni minorenne successivo al secondo.
La legge 128/2019 ha previsto la possibilità di aggiornare i redditi e i patrimoni presenti nella DSU prendendo a riferimento redditi e patrimoni dell’anno precedente, qualora convenga al nucleo familiare, mediante modalità estensive dell’ISEE corrente.
In attuazione della norma, il decreto interministeriale 5 luglio 2021 ha disciplinato la possibilità di aggiornare all’anno precedente il patrimonio riportato nella DSU ordinaria, che invece fa riferimento al secondo anno precedente. Lo stesso decreto non ha modificato l’aggiornamento dei redditi, dal momento che l’attuale disciplina dell’ISEE corrente già permette l’aggiornamento dei dati reddituali con riferimento ai redditi degli ultimi dodici o due mesi.
Esaminata la situazione, dunque, la soglia di reddito per consentire ad un nucleo familiare di tre persone di accedere all’AdI, è proprio di 10 mila euro: a gennaio 2025, allora, il nucleo familiare potrà presentare indifferentemente la DSU/ISEE ordinaria o quella corrente per poter continuare a fruire del beneficio.


20 Settembre 2024 - Roberto Petrella

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