DOMANDA
Devo compilare l’ISEE 2016: ho un’abitazione – prima casa – che ho ereditato dal decesso del mio consorte su cui, pertanto, insiste il diritto di abitazione a mio favore.
La casa è stata, tuttavia, ereditata da me e dai miei figli secondo quote diverse.
Vorrei sapere se nell’ISEE devo indicare tutta la rendita catastale oppure la quota a me spettante.
Ed inoltre, essendo il mio consorte deceduto il 1 febbraio 2015 devo indicare la rendita x tutto l’anno o per 11/12.
RISPOSTA
Va innanzitutto chiarito che la compilazione della DSU ISEE 2016 fa rifermento, per quanto riguarda la situazione anagrafica (componenti del nucleo familiare) alla data di sottoscrizione; per i conti correnti va indicata la giacenza media al 31 dicembre del 2015; i patrimoni immobiliari sono, in genere, quelli posseduti al 31 dicembre 2015 (indipendentemente dal periodo di possesso del bene); i redditi sono quelli percepiti al 31 dicembre 2014 (quindi bisogna tener conto dei dati che emergono dalla dichiarazione dei redditi 2015).
Per quanto attiene l’indicazione del patrimonio immobiliare, dovranno comunque essere considerati i beni posseduti al 31 dicembre 2015, anche se per frazione di anno (quadro FC3): si dovrà indicare la quota di possesso (nel caso specifico 1/3) e la conseguente quota di valore dell’immobile ai fini IMU (nel caso specifico valore dell’immobile ai fini IMU diviso 3), come se l’immobile fosse stato posseduto per l’intero 2015.
Il valore dell’immobile ai fini IMU per un’abitazione (non di categoria A10) è dato applicando, alla rendita catastale rivalutata del 5 per cento, il moltiplicatore 160.
Nel quadro B va inserito l’indirizzo della casa di abitazione, indicando la percentuale di attuale proprietà (nel caso in esame 1/3) ed il diritto (usufrutto, comodato, locazione, abitazione) in base al quale si occupa l’immobile.
E’ consigliabile procedere alla compilazione con il supporto di un Centro di Assistenza Fiscale (CAF).
14 Febbraio 2022 - Simone di Saintjust
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