DOMANDA
Dalle visure effettuate su beni intestati alla mia defunta madre, e ora a me, è venuta fuori un’ipoteca esattoriale di circa 50 mila euro per dei debiti che evidentemente aveva: mi sono recato allo sportello per la cancellazione, o meglio per conoscere prima l’importo, e mi hanno detto che occorrevano circa 300 euro per il saldo della procedura. In altre parole, a mia esplicita domanda “Come mai? Si saranno prescritte?”, mi hanno risposto che non lo sapevano, e che probabilmente le cartelle erano state annullate. A quel punto ho pagato immediatamente, loro hanno inoltrato la richiesta all’ufficio che se ne occupa, e ora ho inviato una email con il numero di protocollo dell’operazione chiedendo un certificato di buon esito dell’operazione (non so se esista qualcosa del genere). Inoltre allo sportello mi hanno consigliato di rifare una visura tra circa una settimana/10 giorni per verificare la cancellazione. Come è possibile una cosa del genere? Cosa vuol dire “probabilmente sono state annullate?”
RISPOSTA
Il malinteso nasce probabilmente dal fatto che all’addetto allo sportello è stato richiesto il costo della cancellazione di ipoteca iscritta dall’Agenzia delle Entrate Riscossione (AdER, ex Equitalia) sull’immobile di proprietà della debitrice defunta: l’addetto ha presunto, allora, che il credito esattoriale fosse stato versato o che fosse intervenuta la prescrizione. Il costo per la cancellazione dell’ipoteca esattoriale – a valle del rimborso del credito azionato a garanzia, con l’ipoteca iscritta dall’Agenzia delle Entrate Riscossione è pari ad euro 59 per l’imposta di bollo, euro 35,00 per la tassa ipotecarie e lo 0,5% del valore dell’ipoteca che si intende cancellare (con un minimo di € 200,00) e i conti tornano così con i 300 euro richiesti allo sportello.
Ora, è vero che l’addetto allo sportello ha fornito informazioni fuorvianti, ma è anche vero che l’erede divenuto proprietario di un immobile per successione, su cui grava un’ipoteca esattoriale, prima di chiedere il costo della cancellazione dell’ipoteca, si accerta della situazione debitoria che ha generato l’ipoteca, perchè se il credito che ha originato l’iscrizione ipotecaria non è stato ancora saldato e non è prescritto, il costo della cancellazione dell’ipoteca è dato dai 300 euro per istruire la pratica più il credito residuo non rimborsato da parte della debitrice defunta. L’addetto allo sportello ha ritenuto sicuramente che questa fase fosse già stata portata a termine dall’erede il quale accertatosi dell’assenza di qualsiasi credito chiedeva come mai il debito risultasse inesistente al punto che per la cancellazione di ipoteca servissero solo i 300 euro per avviare la pratica. E l’impiegato AdER ha risposto che probabilmente il credito che aveva originato l’iscrizione ipotecaria era stato annullato.
Insomma, per conoscere l’ammontare el debito residuo da versare prima di poter procedere alla cancellazione (che, nella fattispecie, costa 300 euro) bisogna chiedere, in qualità di erede, ad Ader la situazione debitoria della genitrice defunta.
Adesso, con i 300 euro versati allo sportello è stato anticipato il costo della cancellazione di ipoteca che si potrà effettivamente ottenere solo dopo aver saldato il dovuto. Prima di poter cancellare l’ipoteca, pertanto, si dovrà chiedere la situazione debitoria, in qualità di erede, della defunta e saldare il credito azionato da AdER per l’iscrizione ipotecaria.
24 Settembre 2024 - Paolo Rastelli
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