Fermo amministrativo sul veicolo di proprietà – Quali potrebbero essere le motivazioni?

La misura cautelare viene disposta per indurre il debitore a pagare il dovuto (multa per violazione al Codice della Strada, tributo locale eccetera)


DOMANDA

Stavo per vendere l’auto e scopro che ho un fermo amministrativo dal 2013 di 4300 euro: a cosa si può riferire questo debito a me sconosciuto?


RISPOSTA

Il fermo amministrativo viene disposto dal concessionario della riscossione locale o statale: Agenzia delle Entrate Riscossione – ADER – ex Equitalia, oppure da un qualsiasi concessionario competente per la Pubblica Amministrazione locale.
La misura cautelare viene disposta per indurre il debitore inadempiente a pagare il dovuto (multa per violazione al Codice della Strada, tributo locale come la tassa per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani o tributo regionale come la tassa automobilistica cosiddetta bollo auto), tributo erariale (imposta sul reddito IRPEF, di registro, eccetera).
Anche se non incide direttamente sul portafogli, si tratta di una misura assai insidiosa: a parte il sequestro del veicolo se si viene sorpresi alla guida di un veicolo gravato da fermo amministrativo, in caso di sinistro con colpa, la compagnia assicuratrice paga il terzo danneggiato ma poi, molto spesso, opera con rivalsa rivalsa nei confronti del titolare del contratto di assicurazione che ha causato il sinistro.
Quindi è caldamente consigliata la rateizzazione del debito che ha originato il fermo amministrativo, il che comporta la sospensione del provvedimento con la conseguente possibilità di circolare senza patemi d’animo.


31 Marzo 2021 - Paolo Rastelli

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