Estinguere o no un conto corrente bancario di persone decedute?

Siamo due fratelli, i nostri genitori sono morti a pochi mesi l'uno dall'altro.












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Siamo due fratelli, i nostri genitori sono morti a pochi mesi l’uno dall’altro. I pochi soldi rimasti sul conto cointestato dopo le lunghe e costose cure sono serviti per i funerali. Non c’era nessuna eredità, e non ci siamo curati di un conto ormai azzerato. La banca continua a mandarci estratti conto sempre più in rosso. Molte persone ci hanno detto di non curarcene, e noi non possiamo affrontare la spesa di un notaio per fare rinunce a un’eredità inesistente.

Per di più, è morto anche il terzo fratello, quindi siamo rimasti in due più i suoi tre figli. Con questa situazione tutto abbiamo meno che soldi da spendere tra notai e banche. Che cosa possono farci ormai?

Sul conto non ci sono né pensione né debiti o crediti di altro genere: nulla, solo gli interessi della banca. So che la delega che aveva mio fratello si è estinta con la morte dei genitori, ma adesso che cos’altro può succedere?

Grazie mille a chi vorrà darci una risposta

Chiudere il conto corrente vuol dire accettare tacitamente l’eredità ed accollarsi i conti in rosso dei genitori scomparsi. Bisogna allora rinunciare espressamente all’eredità.

I termini per la presentazione dell’istanza di rinuncia sono:

  1. se si è in possesso di beni ereditari: tre mesi dal decesso;
  2. se non si è in possesso dei beni ereditari: fino alla prescrizione del diritto (10 anni).

La rinuncia può essere redatta presso la cancelleria del Tribunale Ordinario del circondario in cui si è si è verificato il decesso. Non è strettamente necessario, quindi, pagare la parcella al notaio.

La domanda per rinuncia all’eredità può essere fatta in modo unico per tutti gradi di parentela, a patto che tutti i rinunzianti si presentino personalmente.

I documenti da portare in Tribunale sono: certificato di morte in carta semplice del de cuius e degli eventuali chiamati all’eredità deceduti, documento d’identità valido e codice fiscale del defunto e dei rinunzianti.

Si tratta solo di perdere un po’ di tempo e pagare qualche marca da bollo per i diritti di cancelleria.

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14 Giugno 2015 · Genny Manfredi

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