DOMANDA
Mia madre da questo mese riceve la pensione di reversibilità per mio padre morto in gennaio: ella non possiede una sua pensione ma è proprietaria della nostra casa di abitazione oltre che cointestataria di conti correnti e deposito titoli. Mi è stato detto che non è obbligata a presentare dichiarazione dei redditi (730 o Unico). E’ corretta la cosa?
Inoltre ho sentito che per chi percepisce reversibilità occorrerebbe presentare il RED. Ma ho letto che esso non viene più recapitato a casa e occorre farlo in rete. Lei deve già presentarlo adesso o può aspettare l’anno prossimo, essendo stata a carico di mio padre fino all’anno scorso? Cosa succederebbe qualora non lo presentasse?
RISPOSTA
La pensione di reversibilità erogata al coniuge superstite, pari al 60% di quanto percepito dal pensionato defunto, viene ulteriormente ridotta se l’avente diritto possiede altri redditi propri: si dice, cioè, che la pensione di reversibilità non è cumulabile con i redditi del beneficiario. Ai fini del cumulo si considerano tutti i redditi assoggettabili all’Irpef, con esclusione di quelli derivanti dalla pensione stessa e dalla casa di abitazione.
La riduzione varia dal 25% al 50%: il RED è, appunto, una dichiarazione che l’INPS richiede annualmente ai pensionati titolari di prestazioni legate al reddito, come la pensione di reversibilità, per stabilire l’entità della eventuale riduzione da applicare. Per la compilazione del modello RED è consigliabile ricorrere all’assistenza di un CAF.
Per quanto riguarda la dichiarazione dei redditi, invece, l’esonero dell’obbligo di presentazione può essere condizionato dai limiti di reddito percepito e dalla natura dei titoli posseduti; è dunque necessario valutare la situazione di dettaglio con il supporto di un CAF.
Sia per l’eventuale dichiarazione dei redditi percepiti da sua madre, che per la obbligatoria presentazione del modello RED, il problema si presenterà l’anno prossimo.
26 Febbraio 2020 - Tullio Solinas