DOMANDA
E’ passata la norma sull’eliminazione delle detrazioni per chi ha figli a carico sopra i 30 anni. Essendo pensionato ed avendo finora ricevuto tali detrazioni (gennaio compreso) per una figlia che supera i 30 anni, devo inviare Comunicazione all’INPS che queste detrazioni non mi spettano più. Ho un grande dubbio: la normativa colpisce le detrazioni per familiari a carico (art.12) mentre le spese sanitarie (art.15) dovrebbero essere una cosa distinta? In buona sostanza, perderò solo la detrazione in busta paga oppure perderò anche tutte le spese sanitarie fatte per mia figlia? Ho il timore fondato che, non indicando più la figlia a carico, si perda indistintamente tutto (detrazioni in busta paga + spese sanitarie). In attesa di un chiarimento distinti saluti
RISPOSTA
La Legge di Bilancio 2025 ha fissato un limite massimo alle detrazioni di imposta in base al reddito dichiarato specificando che, per chi ha redditi superiori a 75 mila euro, potrà beneficiare delle detrazioni fiscali, considerate nel loro ammontare complessivo, fino a un limite che è definito dall’importo base stabilito.
In particolare, ci sono due importi base da considerare:
14 mila euro, se il reddito complessivo del contribuente è superiore a 75 mila euro;
8 mila euro, se il reddito complessivo del contribuente è superiore a 100 mila euro.
Per conoscere il limite massimo delle detrazioni a cui si ha diritto dovrò moltiplicare l’importo base riferito al reddito lordo percepito per un coefficiente:
– 0,50, se nel nucleo familiare non sono presenti figli a carico;
– 0,70, se nel nucleo familiare è presente un figlio a carico;
– 0,85, se nel nucleo familiare sono presenti due figli a carico;
– 1, se nel nucleo familiare sono presenti più di due figli a carico, o almeno un figlio con disabilità accertata.
Tali limitazioni riguardano tutti gli oneri detraibili previsti dal Tuir, comprese le detrazioni edilizie per lavori di ristrutturazione, ad eccezione:
– delle spese sanitarie;
– delle somme investite nelle start-up innovative e PM innovative;
– premi di assicurazione sostenuti in dipendenza di contratti stipulati fino al 31 dicembre 2024;
– degli oneri detraibili sostenuti in dipendenza di prestiti o mutui contratti fino al 31 dicembre 2024.
Inoltre, da gennaio 2025 le detrazioni per figli di età superiore ai 30 anni non saranno più ammesse.
Infatti, come stabilito dalla legge 207/2024 (Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2025 e bilancio pluriennale per il triennio 2025-2027), a partire dal gennaio dell’anno 2025 (dichiarazione dei redditi 2026 e DSU/ISEE 2027) non verranno considerati a carico fiscale i soggetti con età superiore a 30 anni di età, indipendentemente dal reddito prodotto.
Ricordiamo, infine, che già sono in vigore da tempo le seguenti limitazioni:
– spese veterinarie (comunque, fino ad un massimo di 550 euro per contribuente l’anno)
– spese di istruzione (fino a un massimo di 800 euro per ogni studente presente nel nucleo familiare);
– interessi passivi dei mutui per l’acquisto prima casa (comunque, fino a un massimo di 4.000 euro l’anno);
13 Gennaio 2025