Devo pagare Equitalia e Soget per gli anni successivi alla dichiarazione di fallimento?












Equitalia e Soget vantano nei miei confronti 150 mila euro per spazzatura, inps ed altro e le cartelle risalgono dal 1996 ad oggi.

Praticamente io nel 94 avevo un attività di abbigliamento e avevo piu’ negozi, anche in citta’ diverse da quella della sede principale. Nel 96 mi hanno dichiarato fallito bloccandomi partita IVA e cancellandomi dalla camera di commercio. Fatto sta che le cartelle sono continuate ad arrivare presso la mia abitazione di residenza e sempre per tasse comunali delle citta’ in cui avevo i locali per inps, spazzatura etc.

Quello che vorrei sapere, visto che a tutt’oggi ne arrivano ancora, queste cartelle non dovevano rientrare nel fallimento? se si, come faccio a farle cancellare?

I crediti vantati da SOGET ed Equitalia non potevano rientrare nel fallimento per il semplice motivo che sono maturati per prestazioni e servizi successivi alla data di dichiarazione del fallimento.

Le Camera di Commercio competenti avrebbero dovuto comunicare ai creditori (Comuni in cui erano ubicati i negozi e sedi territoriali dell’INPS e dell’Agenzia delle entrate) l’avvenutà cessazione delle attività. Ma, visto come vanno le cose in questo paese, sarebbe stato chiedere troppo.

Adesso ha due alternative: la prima è quella di trasmette ad Equitalia e SOGET la sentenza di fallimento e l’istanza di sgravio, nella speranza che i due concessionari inoltrino la richiesta ai creditori.

La seconda, più faticosa, ma anche più sicura ed affidabile nel risultato, è quella di contattare direttamente i creditori e trasmettere loro istanza di sgravio e documentazione attestante la cessazione delle attività commerciali a partire dal 1996.

Il suggerimento è quello di non sottovalutare la questione. In un fututo, quanto più lontano possibile, eviterà ulteriori seccature ai suoi eredi.

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5 Marzo 2015 · Ludmilla Karadzic