Detrazione lavori ristrutturazione pagati dal genitore

Il genitore suo padre deve acquisire, con atto notarile, la nuda proprietà, o l’usufrutto dell’immobile, prima dell’avvio dei lavori.












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Ho acquistato una casa (prima casa e casa dove sono residente) che ha bisogno di un lavoro di ristrutturazione. Mio padre (non convivente con me) vorrebbe pagare il lavoro. Vi chiedo nel caso se avesse il diritto di detrarsi il costo dei lavori e nel caso come fare invece per averne diritto.

Ha diritto all’agevolazione fiscale il familiare convivente del possessore o detentore dell’immobile oggetto dell’intervento (il coniuge, i parenti entro il terzo grado e gli affini entro il secondo grado).

Per fruire della detrazione, è necessario pagare le spese tramite bonifico bancario o postale, da cui devono risultare la causale del versamento, il codice fiscale del soggetto beneficiario della detrazione e il codice fiscale, o numero di partita Iva, del beneficiario del pagamento.

Pertanto suo padre non ha diritto all’agevolazione: per risolvere, o suo padre acquisisce residenza presso l’immobile oggetto dei lavori di ristrutturazione, naturalmente prima della data di invio della comunicazione preliminare di inizio lavori alla ASL territorialmente competente (ove necessaria) o di inizio lavori (se non è necessaria la notifica preliminare alla ASL); oppure suo padre deve acquisire, con atto notarile, la nuda proprietà, o l’usufrutto dell’immobile, sempre prima dell’avvio dei lavori.

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14 Gennaio 2020 · Stefano Iambrenghi

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