Detrazione delle spese sostenute, per i lavori di ristrutturazione sull’immobile, dal coniuge separato del proprietario

Il coniuge non convivente con il proprietario dell'immobile non ha diritto alla detrazione delle spese sostenute per l'intervento di ristrutturazione












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Nel 2018 ho sostenuto delle spese di ristrutturazione edilizia insieme a mia moglie sull’immobile di sua proprietà ed essendo familiare convivente avevo il diritto di detrazione delle spese, ma da qualche mese ci siamo separati e quindi io non vivo più con mia moglie ma sono in affitto e vivo solo: posso continuare ad avere le agevolazioni nel mio 730 anche se è venuto meno il rapporto con mia moglie e di conseguenza anche lo stato di familiare convivente?

In base alla circolare 7/E/2017 dell’Agenzia delle Entrate, l’agevolazione fiscale spetta al soggetto che ha sostenuto le spese di ristrutturazione purchè pieno proprietario dell’immobile oggetto dell’intervento, titolare di diritto reale/personale di godimento sull’immobile(diritto di superficie, di usufrutto, d’uso, di abitazione), inquilino, familiare convivente con il possessore o il detentore dell’immobile oggetto dell’intervento (ovvero coniuge, componente dell’unione civile, parente entro il terzo grado e affine entro il secondo grado), convivente more uxorio (per le spese sostenute a partire dal primo gennaio 2016).

Ne discende che il coniuge non convivente con il possessore dell’immobile, non ha diritto all’agevolazione fiscale.

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6 Giugno 2024 · Andrea Ricciardi

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