DOMANDA
Da decreto ingiuntivo notificato il 03/09/2019: sono trascorsi i 40 giorni e le condizioni economiche, comunque, non mi hanno permesso di pagare quanto ingiunto. La motivazione che ha portato all’ingiunzione è dovuta al mancato acquisto di immobili (terreni) di mia proprietà da parte del promissario acquirente (atto regolarmente sottoscritto).
Il chiaro intento di questo è l’aggiudicarsi gli immobili a prezzo di pignoramento: dal decreto ingiuntivo dei 40 gg. (scaduto il 13/10/2019), non ho ancora ricevuto il successivo Atto di precetto per gli ulteriori 10 giorni.
Chiedo, se questo ulteriore atto ha dei tempi di notifica e se dopo i 10 giorni esistono dei tempi per applicare il pignoramento con vendita all’asta.
RISPOSTA
Una volta scaduti i termini per l’opposizione del debitore al decreto ingiuntivo notificato (40 giorni), il creditore deve decidere quale strategia di riscossione coattiva adottare: pignorare i terreni (la cui espropriazione richiede però tempi lunghi e costi elevati), oppure pensare a pignorare il conto corrente o la busta paga/pensione del debitore inadempiente.
Una volta deciso cosa fare, notificherà il precetto, avendo poi, a partire dalla data di notifica del precetto, pena inefficacia dell’atto, solo 90 giorni di tempo per avviare l’azione esecutiva (al netto di quelli concessi, di solito almeno 10, al debitore per dargli modo di adempiere).
Di più non si può dire circa le tempistiche del procedimento.
13 Gennaio 2020 - Carla Benvenuto