Debiti di Società con Responsabilità Limitata












Buongiorno, cerco di sintetizzare lo scenario per contestualizzare la domanda. Una srl, costituita con 4 Soci ed un Amministratore Unico, che vende servizi nell’ambito della formazione professioanle, riconosciuta dalla regione lazio prima e dalla provincia poi, comincia a perdere iscrizioni e fatturato, probabilmente a seguito dei cambiamenti imposti dalla pubblica amministrazione in termini di durata dei corsi e dei programmi, fino ad accumulare debiti. Debiti soprattutto verso inps, verso ama, acea. I debiti, circa 30 000 euro, diventano cartelle esattoriali il cui pagamento viene esatto dalla equitalia. Di fatto l’attività è ormai ferma da oltre due anni, sono stati riconsegnati i locali. La società invece è rimasta perchè si è pensato di chiudere prima ogni debito. Ma i soldi mancano: l’ultima cartella che è stata pagata, è stata pagata con capitali esterni alla società. La mia domanda è proprio relativa alle responsabilità: per sanare i debiti, ogni socio non dovrebbe intervenire con la propria quota di responsabilità limitata ? Se il capitale sociale è di 10 000 euro, ripartito in quote percentuali, allora ogni socio risponderà con la propria.
Perchè intervenire con capitali esterni alla società, se questi capitali non ci sono ? La società non ha capitali e non ha crediti. Non sarebbe corretto chiedere il fallimento ? Cosa rischia l’Amministratore ? Rischia magari che equitalia vada a pignorare le sue proprietà ? Rimango in attesa di riscontro e ringrazio anticipatamente per la disponibilità. Saluti cordiali. Attilio

Il fallimento, qualora escluda errori gestionali (in buona e/o malafede) e risulti imputabile esclusivamente all’alea che accompagna qualsiasi attività imprenditoriale, è paradossalmente un bene per i soci e gli amministratori della società, in quanto li libera da ogni coinvolgimento nei debiti societari, oltre la capienza della quota capitale.

Il rischio che si corre, tuttavia, è quello di vedere certificata la responsabilità di soci ed amministratori nel fallimento. Nel qual caso, diventa un gioco da ragazzi, per i creditori, aggredire esecuitivamente i loro beni personali.

Quindi decidere per una messa in liquidazione, che può accentuare il rischio di una istanza di fallimento, o auspicarla, non è sempre buona cosa …

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20 Ottobre 2011 · Simone di Saintjust