Notifica della Decadenza dal Beneficio del Termine (DBT) al mutuatario inadempiente – Cosa succede se si pagano le rate arretrate?

Con la comunicazione della Decadenza dal Beneficio del Termine (DBT) il contratto di mutuo viene risolto unilateralmente dal creditore












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Ho un mutuo per il quale 3 anni fa la banca mi mandò la raccomandata con la decadenza del beneficio del termine: ho saldato tutte le rate arretrate e ho continuato a pagare il mutuo che, a oggi è regolare, a parte l’ultima rata, peraltro saldata parzialmente. Vorrei chiedervi, ma la banca come si comporta in questo caso? La dbt è sempre valida anche se sono passati anni, oppure supponendo che io non riesca a saldare totalmente la rata, la banca deve comunque aspettare 8 rate di ritardo e rinviarla?

Con la comunicazione della Decadenza dal Beneficio del Termine (DBT), riconducibile a ritardi o a mancati pagamenti delle rate alle scadenze previste dal piano di ammortamento, il contratto di mutuo viene risolto unilateralmente dal creditore. Il che vuol dire che il debitore inadempiente è obbligato a versare in un’unica soluzione l’importo residuo del prestito. La DBT rende irreversibile la dilazione del debito residuo: in altre parole, anche pagando le rate del mutuo dopo la notifica della DBT, il creditore potrà esigere, in qualsiasi momento, l’importo residuo del mutuo gravato dagli interessi legali e moratori, detratte le somme eventualmente versate dopo la notifica della DBT e potrà, in mancanza di adempimento, procedere ad espropriazione dell’immobile gravato da ipoteca.

Per concludere, atteso il benevolo atteggiamento mostrato finora dal creditore insoddisfatto, in questi anni, converrebbe non sfidare ulteriormente la sorte e tentare prioritariamente di pagare le rate del mutuo senza ulteriori ritardi.

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16 Luglio 2022 · Piero Ciottoli

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