DAZN: retromarcia sullo stop alla doppia utenza – Non per la stagione in corso


Nessun cambio alla modalità di fruizione dell'abbonamento verrà introdotto nella stagione in corso: se ne parlerà nella stagione 2021-2022





Vorrei sapere cosa è stato deciso dall’azienda DAZN in merito allo stop della doppia utenza, dopo tutto il polverone e le proteste degli utenti: devo essere informato poiché devo decidere se abbandonare l’emittente o meno.

Sapete qualcosa?

Dazn fa retromarcia in scia alle proteste degli utenti e annuncia che nel rispetto di coloro che usano in modo corretto la condivisione e con l’obiettivo di tutelare l’interesse dei nostri abbonati, nessun cambio verrà introdotto nella stagione in corso.

È quanto spiega la società in una nota precisando la propria posizione relativamente sullo stop alla visione in contemporanea su due device con un singolo abbonamento.

D’altra parte nonostante l’azienda abbia denunciato di aver osservato fin dall’inizio del Campionato di calcio di Serie A un considerevole incremento di comportamenti non corretti che non può essere ignorato, i rischi sarebbero stati enormi.

A cominciare da quel mezzo milione gli abbonati che avrebbe potuto lasciare Dazn secondo la ricerca “Boom Video Streaming” di Sensemakers, società di consulenza nel marketing digitale, dove si legge anche che per il 30% gli utenti Dazn nella fascia 18-34 è stata proprio la possibilità di condividere un account, la leva per attivare l’abbonamento.

Insomma lo scenario che si prospettava per l’App – che nonostante 7 partite in esclusiva di Serie A a settimana non è riuscita a superare la soglia dei due milioni di abbonati – non era certo roseo.

Anche perché i conti del gruppo, dopo il maxi investimento per la Serie A sono tutt’altro che in equilibrio: solo per coprire il costo dei diritti (pagati 840 milioni di euro l’anno, ndr) servirebbero 2,8 milioni di abbonati a un costo medio di 25 euro al mese (sperando che nessuno disdica l’abbonamento nei mesi senza campionato, ndr).

Ma anche 2,8 milioni di abbonati, non sarebbero sufficienti tutti i costi vivi per la produzione e la trasmissione degli eventi. Se poi davvero quasi mezzo milione di abbonati dovesse staccare la spina, le cose si complicherebbero ancora.

Soddisfatto, quindi, il ministro dello Sviluppo economico, che esprime «viva soddisfazione» per le decisioni dei vertici Dazn sulla vicenda degli accessi: «La moral suasion ha portato i suoi frutti».

12 Novembre 2021 · Giovanni Napoletano


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