Recupero forzoso da parte dei Croati di presunti omessi versamenti del ticket parcheggio in terra dalmàta da parte di turisti italiani.

Un contributo sulla questione del recupero forzoso da parte dei Croati di presunti omessi versamenti del ticket parcheggio da parte dei turisti italiani












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Vorrei illustrare una spiacevolissima situazione capitatami in seguito ad una vacanza in Croazia. Non sto a raccontarti di una multa che non voglio pagare ma di una probabile truffa ai danni di parecchie persone.
 Nell’agosto 2013 vacanza in Croazia, con l’auto intestata a mia madre.

Nel marzo 2015 ricevo la comunicazione di un notaio croato di una decreto di esecuzione per una multa che da 20 euro lievita a 260 per via di traduzione ed onorari vari. La multa non mi è mai stata notificata e non ho quindi potuto esercitare il diritto a fare ricorso. Ora è anche probabile che io abbia preso una multa, di meno di 20 euro, a quanto posso presumere per un parcheggio, ma ho diritto a conoscerne le circostanze, diritto alla notifica nei tempi stabiliti dalla legge e diritto ad un eventuale ricorso.

Il documento si presenta con un cordoncino con i colori della bandiera croata, e prevede l’esecuzione sui beni mobili. 
Non viene però citato nessun tribunale specifico nel quale questa esecuzione sia stata trattata.
A quanto pare si tratta di un notaio, il signor Kukucka . E per la legge croata dovrebbe essere sufficente.
Leggo su vari forum in rete e su alcune segnalazioni all’ADUC, che l’avvocato Kuzmanovic, colui che ha promosso il decreto di esecuzione presso il notaio, è spesso citato in relazione a richieste di denaro in seguito a multe in varie città croate.
Pare che alcuni avvocati croati acquistano dai comuni multe a prezzo irrisorio perchè difficilmente esigibili e quindi gonfiano la cifra e provano a riscuotere. (fonte il sole24ore)
Ma in questo caso c’è dell’altro. Da una multa di 20 euro non notificata ad un  decreto di esecuzione 18 mesi dopo. 
Dal punto di vista normativo ci sarebbe stato il “Procedimento europeo di ingiunzione di pagamento” Regolamento CE 1896/2006. Ma non si tratta di questo. Si fa riferimento nel decreto del notaio ad una ” legge sulle esecuzioni”.

Quello che più mi colpisce è la assenza di riferimento normativo europeo unitamente alla mancanza della multa, alla mancanza di notifica della stessa entro i termini di legge, la negazione del diritto di ricorso alla multa, la impossibilità ad un ricorso nei 30 giorni previsti dalla normativa CE 1896/2006 al decreto stesso.

Si accenna alla possibilità di ricorso non attraverso il modulo Standard F che deve essere consegnato unitamente all’ingiunzione di pagamento europea, ma mediante un non meglio specificato ricorso, motivato, presso lo stesso notaio.

Vorrei la tua opinione sulla situazione, perché questa circostanza mi sembra non garantire minimamente la possibilità di difesa, ed il meccanismo, perpetrato ad opera di professionisti ha le caratteristiche della estorsione.

Io a questo punto sarei per non pagare, non credo possano coinvolgere equitalia. Ma non so se puo essere opportuno inviare presso il notaio opposizione all’ingiunzione di pagamento europea…ma il documento che hai tra le mani, non credo sia una ingiunzione di pagamento europea, ne mancano tutte le caratteristiche.

L’opposizione tra l’altro mi espone alla delibera di un tribunale competente croato(Regolamento CE del consiglio 44/2001).

David

Decido di ignorare, nel caso in cui vogliano proseguire col tribunale italiano, si potrà parlare esclusivamente del decreto, con diritto al ricorso negato secondo i parametri europei e quindi diritto al giusto processo inesistente.

Mai più in Croazia

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