Comunicazione preventiva di iscrizione ipotecaria basata anche su cartelle esattoriali di importo inferiore a mille euro

Condono sanatoria rottamazione definizione agevolata delle cartelle esattoriali












Mio cognato, che svolge una attività autonoma, ha ricevuto nel febbraio 2019 dalla Agenzia Entrate Riscossioni una comunicazione scritta avente per oggetto “Comunicazione preventiva di iscrizione ipotecaria”.

In essa lo si invitava a pagare, entro 30 giorni dalla notifica di detta comunicazione, un dato importo. In mancanza di detto pagamento l’Agenzia provvederà ad iscrivere ipoteca per un importo pari al doppio del debito indicato. Allegata alla comunicazione ci sono le fotocopie di tutte le cartelle esattoriali non pagate la cui somma porta al debito richiesto.

Domande:

Guardando le fotocopie di dette cartelle vedo che ce ne sono alcune con importo inferiore a mille euro. Ricordo che con il “decreto fiscale 2019” le cartelle di importo inferiore a mille euro (sanzioni+interessi compresi) sono state condonate e che avrebbero dovute essere cancellate in automatico dall’AdER entro la fine del 2018.

Come mai sono ancora riportate nel febbraio 2019 come debito se sono state condonate?

AdER rivendica un debito quindi un debito maggiore di quanto dovuto!

In sede di udienza il nostro legale può eccepire su questa richiesta indebita di AdER per rimettere in discussione la loro comunicazione?

Il “decreto fiscale 2019” mi pare che sulle cartelle esattoriali inferiori a mille euro intendesse anche che detto importo si intende per singolo tributo (comprensivo di sanzioni ed interessi) e non dell’importo totale della cartella qualora sia cumulativo di più tributi.

La comunicazione di cui all’oggetto interrompe la prescrizione?

Dovrebbe guardare anche la data di esecutività del ruolo di ciascuna delle cartelle esattoriali di importo inferiore o uguale a mille euro, in base alle quali è stato notificato al debitore il preavviso di iscrizione ipotecaria: infatti, l’articolo 4 (stralcio dei debiti fino a mille euro) del decreto legge 119/2019 (disposizioni urgenti in materia fiscale e finanziaria) riguarda i debiti esattoriali di importo residuo fino a mille euro, comprensivo di capitale, interessi per ritardata iscrizione a ruolo e sanzioni, risultanti dai singoli carichi affidati agli agenti della riscossione dal 1° gennaio 2000 al 31 dicembre 2010.

Nel caso in cui tale requisito fosse rispettato, ci farà sapere e riprenderemo la discussione.

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10 Ottobre 2019 · Paolo Rastelli