Divisione ereditaria amichevole

La divisione dell'eredità fra i coeredi può essere amichevole, quando c'è l'accordo di tutti i chiamati o giudiziale, se svolta dall'Autorità giudiziaria












Mia madre è molto malata e sto purtroppo pensando al peggio: quando non ci sarà più, a me andrà il 50% e il resto a mia sorella. Siccome ci sono dei beni indivisibili, come si fa con le quote? Ci si può accordare o diventeremo proprietari di metà di tutto?

La divisione ereditaria può essere di due tipi: amichevole, se si attua mediante accordo di tutti i chiamati, o giudiziale, se si svolge sotto la direzione dell’autorità giudiziaria quando non sia raggiunta l’unanimità dei consensi: quindi due fratelli che devono dividersi l’eredità della madre, possono accordarsi sull’acquisizione dei beni in base ad un accordo. Naturalmente dovranno essere soddisfatti gli interessi di tutti gli attori coinvolti (direttamente o indirettamente).

Ad esempio non sarebbe accettabile una divisione ereditaria che assegnasse, anche consensualmente, la maggior parte dei beni dell’eredità al coerede non debitore, lasciando al coerede debitore solo qualche spicciolo: in tale evenienza, infatti, verrebbero compressi i diritti del creditore del coerede debitore, il quale creditore sarebbe costretto ad agire ex articolo 2900 del codice civile, in base al quale egli, per rivendicare quanto gli è dovuto, può esercitare i diritti e le azioni che spettano verso i terzi al proprio debitore e che questi trascura di esercitare. In pratica, il creditore chiederebbe al giudice di essere autorizzato ad agire per conto del coerede debitore al fini di promuovere un’azione di riduzione della quota di eredità assegnata al coerede non debitore; o, più semplicemente potrebbe muoversi es articolo 2901 del codice civile, chiedendo la revoca dell’atto di ripartizione ereditaria.

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14 Giugno 2023 · Giorgio Martini