Cessione quinto ed esodo incentivato – Come funziona?

Il debitore dovrà coprire con il proprio TFR o altre indennità spettanti l'importo residuo insoddisfatto del prestito dietro cessione del quinto












Sono un ex postale, il giorno primo novembre ho firmato esodo incentivante e fra due mesi avrò su cc bonifico con incentivo contributi e mi dicono tfr, quello maturato dal 98 ad oggi. Preciso che solo fra due anni e tre mesi godrò di pensione.

La somma incentivante sara’ di euro 80 mila tutto compreso ma non riesco a capire se il reale importo di prelievo che mi verrà fatto andrà fatto solo sulla somma totale che riceverò o se sul solo tfr che ammonta ad euro 18 mila.

Vi accludo un breve copia incolla della lettera giuntami da futuro spa.

… facendo seguito alla vostra interruzione del rapporto di lavoro, vi precisiamo che, ai termini del contratto, é sopravvenuta una decadenza dal beneficio in oggetto, e pertanto l’intero tfr unitamente alla quota di un quinto dell’ultimo stipendio, le somme accantonate presso fondi pensione ed ogni altro emolumento dovuto a qualunque titolo per la cessazione del rapporto di lavoro già vincolati a futuro spa, debbono essere completamente destinati all’estinzione del debito residuo ammontante a euro 19.437,60 …

La comunicazione è assai chiara: con l’interruzione del rapporto di lavoro e in base al contratto a suo tempo sottoscritto, è dovuto al creditore che ha effettuato il prestito dietro cessione del quinto l’intero Trattamento di Fine Rapporto (TFR), oltre al 20% di qualsiasi importo percepito dal debitore esodato (compresi ultimo stipendio, ferie non godute e corrispettivo concordato come incentivo all’esodo), fino a completa soddisfazione del debito residuo.

Se ciò non bastasse a saldare il dovuto, il creditore si rivolgerà all’INPS per continuare a prelevare, fra due anni, il 20% del rateo di pensione eccedente il minimo vitale.

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15 Novembre 2019 · Tullio Solinas