Immobili lasciati per testamento ma con valori diversi – Come ripartire equamente l’eredità?

Eredità e successione












Gradirei un vostro giuresconsulto al mio quesito: siamo 2 fratelli (In pessimi rapporti fra di noi) che hanno ereditato 2 appartamenti di uguale metratura, in due zone urbane diverse tra loro, e con categorie catastali differenti. Il primo è un appartamento accatastato con categoria A2 classe 1, valore Borsino Immobiliare di 200 mila euro, mentre quello mio, è accatastato con categoria A3 classe 2 ed un valore di borsino Immobiliare di 150 mila euro. Cosa mi consente di fare? La legge al riguardo come può regolare questa plusvalenza di valore a favore di mio fratello?

Se il legittimario che si ritiene leso procede con un’azione giudiziale per il ripristino della quota ereditaria a lui spettante, la procedura prevede la riunione tra attivo netto della massa ereditaria e i beni di cui il defunto abbia disposto a titolo di donazione o di testamento.

In pratica, si stimano i beni immobili e mobili donati ed i lasciti testamentari secondo il valore che hanno al momento dell’apertura della successione e il denaro donato secondo il suo valore nominale. Fatta la riunione, è facile poi calcolare quanto spetta a ciascuno dei fratelli.

Attenzione però: bisognerà sostenere e ripartire fra gli eredi anche le spese giudiziarie (contributi unificati), gli onorari per gli avvocati di parte, ed il corrispettivi per le perizie tecnico estimative degli immobili: insomma, se la differenza non è esorbitante (nella fattispecie siamo intorno ai 25 mila euro) conviene davvero trovare un accordo di compensazione, fra i due fratelli, della presunta differenza di valore degli immobili ereditati.

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27 Maggio 2018 · Patrizio Oliva